venerdì, luglio 02, 2010

AFFETTI E DISPETTI - LA NANA

AFFETTI E DISPETTI - LA NANA
Regia: Sebastian Silva


Santiago del Cile.
La perennemente imbronciata Raquel da più di vent'anni è a servizio dalla famiglia Valdés.
Una donna sola, quasi spaventata, psicologicamente annientata da una esistenza fatta solo di routine.
Quando la padrona di casa si accorge che Raquel non riesce a mantenere i ritmi lavorativi che una famiglia numerosa e una grande casa da tenere in ordine impongono, cercherà di affiancarli un'altra domestica.
Tutte le candidate saranno costrette a lasciare la casa, perché l'impaurita Raquel farà loro la "guerra" mettendole in fuga.
Raquel ha paura di perdere il "potere", un potere fatto di regole, orari, consuetudini.
Un potere che la domestica confonde con un senso di appartenza alla famiglia.
L'ultima aiutante ingaggiata dalla signora Valdés, si mostrerà refrattaria alle trappole e aprirà gli occhi a Raquel, la metterà nelle condizioni di confrontarsi con il suo disagio e le farà assaporare uno scampolo di vita autonomo.
La protagonista capirà finalmente che il suo sentirsi parte della famiglia Valdés l'ha portata a chiudersi in un mondo fatto di solitudine e diffidenza.
Il regista si tiene lontano da una prevedibile storia sulla differenza di classe e soprattutto non cade nella tentazione di dare una svolta pregna di follia alla storia sulla scia di quel capolavoro che è IL BUIO NELLA MENTE (1995) di Claude Chabrol.
Il film di Sebastian Silva è scritto in maniera invidiabile ed è supportato da buoni interpreti, inoltre ha un ottimismo di fondo che non da mai l'impressione di essere consolatorio o peggio ancora buonista.
Ulteriore prova della vitalità del cinema cileno, purtroppo quasi invisibile in Italia, dopo l'ottimo TONY MANERO (2008) di Pablo Larrain.
La bravissima protagonista Catalina Saavedra ha vinto il premio come miglior attrice protagonista al Torino Film Festival 2009.
Il titolo italiano AFFETTI E DISPETTI oltre che brutto è totalmente fuorviante.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

..quindi a tutti gli effetti la sorpresa di quest'estate così poco generosa...

Fabrizio ha detto...

Caro Nickoftime, sai benissimo che l'estate del cinema italiano è composta da avanzi di magazzino e horror di seconda scelta. La Nana, la cui uscita è stata posticipata più volte, meritava sia una distribuzione migliore che una uscita in una data più consona.

Anonimo ha detto...

Ciao Fabri,
ho appena visto il film e pur confermando le belle parole che hai speso in suo favore ti confesso la mia delusione per un finale che a mio avviso non riesce a raccogliere i tanti spunti seminati durante lo svolgersi della storia; e come se gli sforzi di raccontare l'altra faccia di un quotidiano solo apparentemente banale ed invece lastricato di mille sfumature fosse azzerato da un contenitore troppo piccolo, normalizzato da quella corsa finale tanto prosaica quanto banale che dovrebbe simboleggiare il colpo di spugna finale, il segno di una liberazione interiore e fisica, di una guarigione a cui il film non ci prepara, ma ci costringe ad accettare nella scena che chiude la vicenda.

Anonimo ha detto...

come al solito ho dimenticato la firma
del post appena pubblicato e quindi rimedio.ciao

nickoftime

veri paccheri ha detto...

caspita, leggo ovunque, non solo in questa sede, pareri discondanti. merita pertanto una visione, anche solo per queste voci dissonanti, alle quali sono grata per la varietà e ricchezza.
hai ragione fabri, il buio nella mente è un capolavoro assoluto! che capacità di sondare l'insondabile, la follia assoluta, e che arte nel lasciare quel gelo nel corpo dello spettatore, al termine della pellicola...grande chabrol