Fright night
Charley è un ragazzo alle prese con i problemi della sua età: ragazze di cui innamorarsi ed una reputazione da costruire evitando di frequentare amici poco cool. La misteriosa sparizione di quest’ultimi ed il contemporaneo arrivo di un inquietante vicino lo trasformeranno in un novello Van Helsing.
Girato con la sobrietà di mezzi che si conviene ad un prodotto le cui ambizioni sono legate al passaparola ed allo sfruttamento home video, Fright Night assomiglia ad un teen ager movie per la presenza di tutti quegli elementi, la sfrontatezza di un ambiente scolastico con le sue dinamiche di odio ed amore, di conformismo e diversità, la guerra dei sessi intesa come conquista della bella di turno ed anche un dose di malinconia fornita dall’immancabile presenza nerds, che da sempre lo caratterizzano, se non fosse per la componente horror rappresentata da Jerry, il vampiro interpretato, con poco fascino e molta cattiveria, da Colin Farell.
In realtà, pur nella costante di questo dualismo, la storia del giovane Charley obbligato a crescere in fretta per poter difendere le persone che ama, altro non è che il solito percorso di iniziazione alla vita di un personaggio che fino ad allora l’aveva soltanto sognata.
Così, se all’inizio lo stesso si dimostra piuttosto insicuro tanto con l’avvenente vicina di casa, che lo snobba a favore dell’inquietante vampiro, quanto con la propria ragazza, costretta a rimandare la fatidica prima volta, mano a mano che la vicenda si dipana, questa tendenza lascia il posto ad una scoperta di sé (la decisione di trasformarsi da preda a cacciatore) e del mondo (soprattutto della sua parte più malvagia) capace di trasformarlo in un uomo vero (indicativa l’ultima scena con il protagonista finalmente disinvolto ed intento ad amoreggiare con la sua amata). Il tutto condito con la giostra di spanventoveli espedienti legati alla cultura filmica del genere.
Tra Disturbia, altro prodotto Dreamworks di cui replica il rapporto di wojeurismo sul tipo de la finestra del cortile, e lo scetticismo che circonda la scorcentante scoperta di Charlie, Fright Night è in realtà il remake di un film degli anni 80, Ammazzavampiri di Tom Holland per l’appunto, di cui invero non si sentiva la mancanza. Nondimeno si confà a questo scampolo di calura estiva per la voglia di aria condizionata e di disimpegno che spesso quest’atmosfera porta con sé.
(pubblicata su Roma giorno e notte)
3 commenti:
Ciao Oneword, appena posso vengo a dare un occhiata
nickoftime
già l'originale ammazzavampiri non mi aveva coinvolto/sconvolto più di tanto.. però prima o poi mi sa che mi vedrò anche questo
..è vero ma in fondo questi sono i classici film che ti vedi volentieri nei momenti di disimpegno..c'è la curiosità di vedere qualche attore e poi la speranza che il genere ci possa salvare da certe esternazioni autoriali...
nickoftime
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