HANNA
di Joe Wright
Hanna è un’adolescente forte ed intelligente che vive con il padre Erik isolata dal mondo, in una foresta perennemente innevata.
Sotto la guida del padre la ragazzina apprende tecniche di difesa e di attacco, impara ad usare diverse armi, e acquisisce la conoscenza di diverse lingue.
Tutto questo perché Erik è un ex agente della CIA che ha dovuto far perdere le proprie tracce e vuole che la figlia sappia come difendersi e sopravvivere in caso di situazioni critiche legate all'inevitabile rientro nella società.
Nel deserto della programmazione estiva, trova spazio questa spy-story più volte annunciata durante la stagione primaverile e sempre rimandata.
Come da copione consolidato, con l’arrivo dell'estate, si assiste al prosciugamento dell’offerta di titoli un minimo interessanti e quindi l’arrivo in sala nel mese di agosto dell’ultimo lavoro di Joe Wright spicca sulle per niente attraenti alternative.
Hanna è una pellicola che si lascia guardare a patto che non si cerchi linearità e coerenza in una sceneggiatura non priva di incongruenze non giustificabili a certi livelli.
Se poi aggiungiamo papà Erik che lascia il suo rifugio ai confini del polo nord durante una tormenta di neve in giacchetta e cravatta per poi raggiungere le coste tedesche a nuoto, l'inverosimile e il comico involontario rischiano di oscurare quanto di buono (che comunque c'è) la pellicola ci offre.
Punto di forza del film è l'ottimo cast con una brava Cate Blanchett e una promettente Saoirse Ronan oltre ad alcune buone trovate come l'accecante impatto visivo con il passaggio dalle gallerie della struttura della CIA (che però sembrano una discoteca) al deserto marocchino.
Per il resto un pò di Nikita, una spruzzata di Leon, una dose di psicologia da fiera di paese ( il parco a tema dei fratelli Grimm a Berlino dove Hanna si libera dei "grandi" per ritrovare la sua purezza adolescenziale) ed alcuni esperimenti più degni di Mengele che di un Paese democratico come gli Stati Uniti.
Hanna funziona più sui singoli momenti che nella sua interezza.
Consigliato armarsi di pop corn.
3 commenti:
..ciao Fabrizio,
felice di rivederti da questi lidi...cerrto l'esordio non è granchè..io invece sono stato più fortunato con Le amiche della sposa..con Horrible bosses ed infine L'alba del pianeta delle scimmie..a presto per le rispettive recensioni...
sul film quello che mi lascai interdetto è il cambio di livello di un regista capace di un film come Espiazione..lì un lavoro di cesello qui mi pare di capire una sorta di scult...altro che Besson
nickoftime
Un pasticcio, un pasticciaccio. Una pasticciata rivisitazione di biancaneve in chiave chemical brothers
..se fosse così sarebbe almeno originale...
nickoftime
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