Le Mans ’66 (Ford vs Ferrari)
di James Mangold
con Matt Damon, Christian Bale, Caitriona Balfe
USA, 2019
genere, biografico, sportivo, drammatico
durata, 152’
Bellissima e intensa sfida quella tra due grandissimi nomi, quelli della Ford e della Ferrari, protagonisti del nuovo film “Le Mans ’66 – La grande sfida”. Non a caso il titolo originale è proprio “Ford vs Ferrari” a sottolineare ancora di più la concorrenza e la rivalità tra questi due marchi.
Il film di James Mangold si concentra sulla figura dell’automobilista Ken Miles e su quella del progettista Carroll Shelby che hanno contribuito alla realizzazione della Ford GT40, la macchina che ha permesso alla Ford, appunto, di vincere la 24 ore di Le Mans nel 1966 (e anche le edizioni successive) contro il colosso Ferrari.
Il focus sulle due figure protagoniste serve al regista per raccontare un momento di crollo del marchio Ford nel 1966 che, in seguito a una forte crisi nelle vendite, decide di mettersi alla prova per una delle gare automobilistiche più importanti e più di risalto del mondo per poter rilanciare la propria immagine.
Per poterlo fare il magnate a capo della Ford decide di chiedere aiuto a uno dei massimi esperti nel campo: Carroll Shelby che inizia, fin da subito, ad adoperarsi per realizzare qualcosa che possa concorrere con l’avversario principale: la Ferrari. Una volta chiamato a rapporto l’amico Ken Miles, pilota ed esperto di auto sotto tutti i punti di vista, i due cominciano a lavorare ad un nuovissimo modello di auto che potrà fare concorrenza alla Ferrari. Ma dovranno fare i conti con chi proverà a mettere loro i bastoni fra le ruote.
Una storia intensa e appassionante che fa rimanere lo spettatore incollato allo schermo in ogni momento, sia nella fase di preparazione della vettura, sia in quella nella quale viene utilizzata. I due personaggi sono ben caratterizzati e il pubblico non può far altro che avvicinarsi a loro e immedesimarsi in Miles alla guida di una vettura che appare supersonica, ma anche comprendere l’indecisione la rabbia di Shelby in determinati frangenti.
L’abilità del regista risiede proprio nell’ampio utilizzo di effetti speciali che permettono al film di vivere le avventure in prima persona, praticamente a fianco del pilota. Lo scalare delle marce, gli ingegnosi sorpassi e le repentine accelerazioni fanno stare perennemente col fiato sospeso e il brivido della corsa coinvolge anche il più distaccato spettatore.
Nota amara per il pubblico italiano è sicuramente la descrizione del marchio Ferrari, etichettato in maniera negativa come acerrimo nemico, despota egoista e disposto a tutto pur di non avere niente a che fare con il colosso americano.
I due attori protagonisti, Matt Damon nei panni di Shelby perennemente con il chewing gum e una masticazione concitata, e il trasformista Christian Bale (che quasi si stenta a riconoscere dato l’enorme calo di peso) nei panni di Miles sono la ciliegina sulla torta di un film che potrebbe concorrere per qualcosa.
Veronica Ranocchi
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