Tenebre e ossa
di Lee Toland Krieger
con Ben Barnes, Jessie
Mei Li, Archie Renaux
USA, 2021
genere: fantasy
stagione: 1; episodi 8
durata: 45-58 minuti
Enorme successo per la serie
Netflix “Tenebre e ossa” (Shadow and bone, nel titolo originale) nata dalle
pagine della scrittrice fantasy statunitense Leigh Bardugo. Questa ha creato un
universo, denominato Grishaverse, dove si incontrano e si mescolano vari
personaggi. Il tutto è ambientato in una terra che sembra richiamare un’ipotetica
Russia.
La serie, in otto episodi
da 50 minuti ciascuno, ha fin da subito monopolizzato le classifiche della
piattaforma, data anche la lunga attesa e il grande interesse nutrito per una
storia che ha appassionato e incollato alle pagine dei libri tantissimi fan.
Tutto inizia con Alina
Starkow, una giovane orfana, che fa la cartografa: disegna cioè delle mappe del
paese e dei territori circostanti, molti dei quali visitabili solo grazie a
queste specifiche mappe.
La giovane, fin dall’infanzia
cresciuta con l’amico Mal, adesso un tracciatore, non intende separarsi da lui,
soprattutto quando questi è scelto per essere uno di coloro che dovranno
attraversare la temibile “Faglia”, una specie di grande barricata di magia nera
che separa i territori. Grazie alla sua astuzia riesce a partire insieme a Mal,
ma durante il viaggio sono attaccati e Alina, per salvare l’amico, sprigiona un
potere leggendario che nemmeno lei sapeva di possedere. Per questo viene
etichettata come “Grisha”, cioè colei che ha poteri magici e viene allontanata
da Mal. Questa separazione porterà i due a cercare di ricongiungersi,
nonostante vari personaggi e varie insidie che si frapporranno tra loro. Accanto
ad Alina comparirà il Generale Kirigan, un’oscura e ammaliatrice personalità con
il solo scopo di arricchire il proprio potere.
Parallelamente alle
vicende di Alina e Mal ci sono anche quelle dei cosiddetti Corvi: il leader Kaz,
la spia Inej e l’abilissimo pistolero Jesper. I tre, intenzionati ad
arricchirsi, si mettono sulle tracce di Alina, ma saranno continuamente frenati
e ostacolati.
La terza “storia” a fare
da contorno alle altre è quella della grisha Nina al servizio del generale, ma improvvisamente
rapita, e del cacciatore di streghe Matthias che partecipa al rapimento della
donna.
Una storia dove la magia
è la vera protagonista. Avventure e personaggi complessi, da sviscerare nel
corso degli episodi (e perché no, anche delle stagioni), che ammaliano e
tengono lo spettatore incollato allo schermo. Situazioni non troppo ovvie e
scontate, seppur con tutti gli stereotipi e i cliché del genere con ampio
potenziale anche nell’ottica di un’ipotetica seconda stagione. Chiaramente chi
ha letto i libri sa già come si svilupperà la storia. Molti sono rimasti
entusiasti della trasposizione fedele dei romanzi, seppur con alcuni elementi
magari rimasti troppo in superficie e non approfonditi come necessario. Ma per
chi non li ha letti “Tenebre e ossa” risulta una serie dal grande potenziale,
in grado di intrattenere e non solo.
Di norma nelle serie tv
ci sono sempre dei personaggi preferiti, sia per la scrittura che per l’interpretazione
dell’attore o dell’attrice in questione, così come storyline predilette
rispetto ad altre. Ecco, non è questo il caso della prima stagione di “Tenebre
e ossa” che mescola un cast di attori molto giovani e ancora non conosciuti dal
grande pubblico che regalano delle ottime interpretazioni e fanno trasparire
una grande armonia. L’attore più noto dell’intero cast è il sempre giovane Ben
Barnes, nel ruolo tutt’altro che semplice del generale Kirigan. Conferire le
sfumature caratteriali di un personaggio così intrinsecamente complesso è un
lavoro che necessita molta attenzione. Per questo aveva bisogno di un volto già
più affermato. E lo charme di Barnes dà vita ad un risultato praticamente
perfetto.
Non resta, quindi, che aspettare
e sperare che la serie venga rinnovata per una seconda stagione e che essa sia
appassionante almeno quanto la prima.
Veronica Ranocchi
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