Nata per te
di Fabio Mollo
con Pierluigi Gigante,
Teresa Saponangelo, Barbora Bobulova
Italia, 2023
genere: drammatico
durata: 102’
Luca e Alba. Perché alla
fine di tutto Fabio Mollo con il suo “Nata per te” vuole dirci proprio questo: Luca
e Alba. Niente è più forte, niente è più importante del rapporto e del legame
tra queste due anime, disposte a lottare, a sfidare le regole e le convenzioni,
ad andare contro tutto e tutti.
Il nuovo film di Fabio Mollo,
già dal titolo, ci presenta il fulcro della storia, ripetuto come un mantra
durante il susseguirsi degli eventi: “Alba è nata per te”, per Luca, pronto ad
accoglierla fin da subito. Ma andiamo con ordine.
“Nata per te” racconta la
storia vera di Luca, giovane ragazzo omosessuale, e di Alba, bambina partorita
in ospedale e lì abbandonata, pronta per essere data in affidamento e poi
adottata. Apparentemente è una storia normale, se non fosse che Alba ha la
sindrome di down, nessuna famiglia è disposta a prendersene cura e Luca, che
sarebbe l’unico intenzionato a farlo, non può in quanto single (e omosessuale).
O meglio può prenderla in affidamento, ma solo per poco, a discrezione del
magistrato al quale è affidato il “caso”. Ma già dal primo, temporaneo, e fin
troppo breve, affido scatta qualcosa tra Luca e Alba. I due sembrano destinati
a dover vivere insieme.
Ed è proprio su questo punto
che si sviluppa la storia e la crescita di Luca. Anche perché la speranza di
riuscire ad arrivare su Marte è il perfetto parallelismo con la speranza di
riuscire a ottenere l’affido di Alba. Se l’uomo è riuscito ad arrivare fino al
pianeta rosso non sarà così impossibile per un ragazzo single e omosessuale
ottenere l’affido di una bambina.
Se da una parte, quindi,
Lorenzo cerca di far ragionare Luca, tenendolo con i piedi per terra, per
quanto possibile, elencandogli tutta una serie di ostacoli e sottolineando che,
a prescindere da tutto, non potranno mai essere una famiglia al pari delle
altre, dall’altra parte il protagonista ha già preso il volo, conscio che
niente e nessuno potrà fermarlo. Luca è determinato a ottenere ciò che vuole. Anche
se Lorenzo continua a ripetergli che, una volta ottenuto l’eventuale affido,
Alba, per la legge, sarà solo la figlia di Luca, lui non demorde e continua a
testa bassa a puntare il suo obiettivo: quello di dare amore e affetto a una bambina
momentaneamente abbandonata e sola al mondo.
Ad aiutare Pierluigi Gigante,
che presta il volto a Luca, c’è Teresa Saponangelo nei panni di un’avvocata
disposta a tutto pur di affermarsi e soprattutto affermare i diritti di
chiunque.
Un film che parla a tutti,
mostrando tanti modi per essere e diventare una famiglia. Andando oltre
pregiudizi e leggi apparentemente insormontabili, ovunque si può creare un
legame talmente forte da dare vita a una famiglia.
In “Nata per te” non c’è
solo la famiglia “protagonista”, quella che vogliono formare Luca e Lorenzo insieme,
non c’è solo quella che si forma tra Luca e Alba. Ce ne sono tantissime altre,
da quella dell’avvocata, che, da sola, cresce i suoi due gemelli, a quella del
fratello di Luca, pronta ad allargarsi nuovamente con l’arrivo di una nuova bambina,
e tante altre.
Fondamentale, però, è che
nessuna sia considerata o pensi di essere più importante dell’altra o con più
valore. Perché se c’è una cosa che “Nata per te” vuole insegnare è proprio
questo.
Veronica Ranocchi