venerdì, ottobre 06, 2023

NATA PER TE

Nata per te

di Fabio Mollo

con Pierluigi Gigante, Teresa Saponangelo, Barbora Bobulova

Italia, 2023

genere: drammatico

durata: 102’

Luca e Alba. Perché alla fine di tutto Fabio Mollo con il suo “Nata per te” vuole dirci proprio questo: Luca e Alba. Niente è più forte, niente è più importante del rapporto e del legame tra queste due anime, disposte a lottare, a sfidare le regole e le convenzioni, ad andare contro tutto e tutti.

Il nuovo film di Fabio Mollo, già dal titolo, ci presenta il fulcro della storia, ripetuto come un mantra durante il susseguirsi degli eventi: “Alba è nata per te”, per Luca, pronto ad accoglierla fin da subito. Ma andiamo con ordine.

“Nata per te” racconta la storia vera di Luca, giovane ragazzo omosessuale, e di Alba, bambina partorita in ospedale e lì abbandonata, pronta per essere data in affidamento e poi adottata. Apparentemente è una storia normale, se non fosse che Alba ha la sindrome di down, nessuna famiglia è disposta a prendersene cura e Luca, che sarebbe l’unico intenzionato a farlo, non può in quanto single (e omosessuale). O meglio può prenderla in affidamento, ma solo per poco, a discrezione del magistrato al quale è affidato il “caso”. Ma già dal primo, temporaneo, e fin troppo breve, affido scatta qualcosa tra Luca e Alba. I due sembrano destinati a dover vivere insieme.

Una storia che Fabio Mollo decide di raccontare in maniera naturale, lineare e senza pietismi. È veramente la reale e autentica storia di due anime che si incontrano, grazie a un destino che, in questo caso, cerca di fare il possibile per far allineare tutte le congiunzioni astrali. Ad alimentare questo potente legame contribuiscono, cinematograficamente parlando, degli efficaci flashback che il regista inserisce, intervallandoli al presente, anche per aiutarci a comprendere il personaggio di Luca, le sue paure, le sue scelte e la sua crescita nel tempo. Se all’inizio del film ha accanto il fidanzato Lorenzo che sembra intenzionato a diventare padre quasi quanto lui, nei flashback lo vediamo sempre in compagnia di un coetaneo, Rocco, che lo incita a scoprire il mondo e andare oltre. Lo invita a sognare, prendendo come riferimento la possibilità di arrivare su Marte.

Ed è proprio su questo punto che si sviluppa la storia e la crescita di Luca. Anche perché la speranza di riuscire ad arrivare su Marte è il perfetto parallelismo con la speranza di riuscire a ottenere l’affido di Alba. Se l’uomo è riuscito ad arrivare fino al pianeta rosso non sarà così impossibile per un ragazzo single e omosessuale ottenere l’affido di una bambina.

Se da una parte, quindi, Lorenzo cerca di far ragionare Luca, tenendolo con i piedi per terra, per quanto possibile, elencandogli tutta una serie di ostacoli e sottolineando che, a prescindere da tutto, non potranno mai essere una famiglia al pari delle altre, dall’altra parte il protagonista ha già preso il volo, conscio che niente e nessuno potrà fermarlo. Luca è determinato a ottenere ciò che vuole. Anche se Lorenzo continua a ripetergli che, una volta ottenuto l’eventuale affido, Alba, per la legge, sarà solo la figlia di Luca, lui non demorde e continua a testa bassa a puntare il suo obiettivo: quello di dare amore e affetto a una bambina momentaneamente abbandonata e sola al mondo.

Ad aiutare Pierluigi Gigante, che presta il volto a Luca, c’è Teresa Saponangelo nei panni di un’avvocata disposta a tutto pur di affermarsi e soprattutto affermare i diritti di chiunque.

Un film che parla a tutti, mostrando tanti modi per essere e diventare una famiglia. Andando oltre pregiudizi e leggi apparentemente insormontabili, ovunque si può creare un legame talmente forte da dare vita a una famiglia.

In “Nata per te” non c’è solo la famiglia “protagonista”, quella che vogliono formare Luca e Lorenzo insieme, non c’è solo quella che si forma tra Luca e Alba. Ce ne sono tantissime altre, da quella dell’avvocata, che, da sola, cresce i suoi due gemelli, a quella del fratello di Luca, pronta ad allargarsi nuovamente con l’arrivo di una nuova bambina, e tante altre.

Fondamentale, però, è che nessuna sia considerata o pensi di essere più importante dell’altra o con più valore. Perché se c’è una cosa che “Nata per te” vuole insegnare è proprio questo.


Veronica Ranocchi

Nessun commento: