venerdì, marzo 27, 2009

Due partite

di Ethan

Il confronto tra due generazioni di donne della borghesia romana, al centro del film e della commedia teatrale di Cristina Comencini, è tristemente superficiale e finisce per sembrare poco più che una caricatura. L’idea di partenza non è male: in trent’anni il cambiamento del ruolo della donna nella società è stato così rapido e profondo da creare contrasti divertenti.
Ma purtroppo la sceneggiatura non è all’altezza, soprattutto per quanto riguarda la generazione più anziana. Il tutto si risolve nel prevedibile racconto di inganni, infedeltà e profonda noia, che negli anni sessanta l’etica "borghese" imponeva alle donne educate e intelligenti. Se si considera il fatto che all’epoca il femminismo era già una realtà, ci si poteva aspettare qualcosa di più. L’unico riferimento al periodo storico di tutto il film è quando viene citata la principessa Grace di Monaco.
La cosa migliore del film è probabilmente il contrasto cromatico tra le due generazioni: alle brillanti tinte pastello scelte per i vestiti, il trucco e gli accessori delle madri si contrappongono le figlie vestite di nero e senza trucco. Queste ultime sono decisamente più credibili e convincenti, anche grazie a dialoghi in cui emergono le loro scelte e le loro conquiste.

2 commenti:

L'Occhio Movie ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te sul fatto che la generazione delle figlie è rappresentata meglio da un punto di vista "storico" ma la loro recitazione non è all'altezza di quella delle madri...Soprattutto la Crescentini, è davvero scandalosa! Calcolando che questo è un film che si regge tutto sull'interpretazione direi che le mamme sono anacronistiche ma ho comunque preferito la loro parte.
Morena
http://occhiomovie.blogspot.com/

ethan ha detto...

la pièce teatrale verrà trasmessa su sky sul canale lei. Il giorno sarà domenica 5 aprile alle 21. Così potremo valutare la versione migliore.