BENVENUTI AL NORD
Il brianzolo Alberto Colombo (Claudio Bisio), dopo aver ottenuto il trasferimento a Milano "aiuta" l'amico meridionale Mattia (Luca Siani) a raggiungerlo.
Il matrimonio tra Mattia e Maria (Valentina Lodovini) sta naufragando a causa di un mutuo sempre procrastinato e per la presunta poca voglia di lavorare di lui ma, giunto a Milano, Mattia si lascia contagiare dall'operosità milanese finendo per fare carriera all'ombra della Madunina.
Alberto, intanto, promosso direttore e sempre occupato, trascura la moglie (Angela Finocchiaro) che finirà per lasciarlo.
Obbligatorio sequel di Benvenuti al sud (che a sua volta era un copia-incolla del francese Bienvenue chez les ch’tis, uscito in Italia con il titolo di Giù al nord), il film di Miniero ha una sola qualità: quella riguardante la buona direzione degli attori, che in una commedia italiana non è sempre cosa scontata, cosa comunque non difficilissima avendo a disposizione un cast di vecchie volpi che in gioventù si sono fatte le ossa sugli improvvisati palcoscenici delle cantine cabaret (Bisio-Finocchiaro-Rossi) oppure piazze e teatri di seconda fascia (Rizzo-Paone).
Per il resto il nulla più assoluto: una sceneggiatura messa in piedi velocemente per "cogliere l'attimo" e riportare gli spettatori in sala prima che si dimenticassero del film precedente; battute telefonate e moscie; una sequenza ripresa pari pari da Cado dalle Nubi (2010) con Checco Zalone, un paio di richiami a Totò e Peppino De Filippo e un finale che dura venti minuti anche se i nodi vengono al pettine con estrema facilità così come erano sopraggiunti.
Benvenuti al nord è una corazzata che spara a salve, è una minestra riscaldata senza originalità e cattiveria; un paio di gag riuscite e la Lodovini dalla scollatura sempre generosa (a casa, per strada, alle poste, alla stazione, alla convention, d'estate al sud e alla festa degli alpini al gelo del nord) non bastano a far dimenticare il nulla che è passato sullo schermo.
Naturalmente grande successo di pubblico e seria candidatura ad essere il film con il miglior incasso della stagione.
2 commenti:
...l'importante è che il successo di questi film non penalizzino il resto del movimento impedendogli di sviluppare modelli più rischiosi, insomma di cercare alternative. Entrando nel merito di un film che ancora non ho visto e sulla scorta di quello precedente che però non mi era piaciuto granchè, ridadisco le mie perplessità sul Siani attore comico che a me non riesce a far ridere per nulla...
fabrizio, la "scollatura sempre generosa" della lodovini mi ha convinto, vado a vederlo.
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