Slam - tutto per una ragazza
di Andrea Molaioli
con Ludovico Tersigni, Barbara Ramella, Jasmine Trinca
Italia, 2016
genere, drammatico
durata, 100'
di Andrea Molaioli
con Ludovico Tersigni, Barbara Ramella, Jasmine Trinca
Italia, 2016
genere, drammatico
durata, 100'
16 anni, l'amore per lo skate e il desiderio di un destino diverso dalla propria famiglia. Figlio di una
madre trentadueenne e padre inguaribile furfante, Samuel possiede quel fascino angelico che
tanto attrae le coetanee: non fa eccezione Alice, bella e spregiudicata, che immediatamente
intuisce nel ragazzo un'aura diversa dagli altri. Innamorarsi a quell'età è un battito d'ala, così come
lasciarsi, oppure complicarsi ingenuamente la vita.
S'intuisce fin dalle prime sequenze che il terzo lungometraggio di Andrea Molaioli è il risultato di un
percorso approfondito volto ad analizzare l'adolescenza. Se la materia di base giunge dalla penna
navigata e prolifica di Nick Hornby (Slam, 2007), il lavoro di non facile adattamento ambientale
risiede nello studio del regista romano, chiamato a trasferire una vicenda tipicamente
anglosassone in un contesto italiano, in cui il grado di separazione tra genitori e figli è ben più
vistoso.
In questo senso Samuel e la sua giovane madre appaiono ancor più socialmente alienati rispetto a
quanto non siano i personaggi della Londra di Hornby. Ad aumentare il distacco è la devozione del
giovane verso il mitico skater Tony Hawk, un vero eroe per chi ama questo sport, ma certamente
una figura assai più radicata nella cultura americana.
La vita smette di essere un gioco quando i tornanti diventano le responsabilità verso una nuova
creatura, quale quella che Alice rivela a Samuel di attendere proprio nel giorno del suo 17°
compleanno.
Da quel momento la narrazione cambia colore e la struttura del testo arriva ad
appoggiarsi alla dimensione dell'incubo, declinata in un misterioso andirivieni temporale di incerta
coerenza.
Lo sguardo di Molaioli, che trova nel meccanismo di presa di coscienza una costante nel proprio
cinema, mostra tutta la volontà di restare solidamente agganciato al punto di vista di Samuel, che
non solo è un teenager ma è anche uno skater, e quindi si organizza formalmente in continue
evoluzioni / rivoluzioni sintattiche, come stesse viaggiando sulle montagne russe. Tenere il passo
di una tale ambizione poetica è impresa di raro successo e gli scivoloni narrativi e ritmici del film
pagano il prezzo di un obiettivo forse troppo audace. Come se non bastasse, "su Slam - Tutto per
una ragazza" grava anche il facile paragone con "Piuma" di Roan Johnson, commedia assai
differente ma intessuta sulla medesima traccia. Per entrambi il genere è il romanzo di formazione,
dispositivo assai più complesso delle apparenze perché tenta di specchiare un pubblico
adolescente sempre più esigente.
Riccardo Supino
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