Mio fratello rincorre i dinosauri
di Stefano Cipani
con Alessandro Gassman, Isabella Aragonese, Francesco Gheghi
Italia, 2019
genere: commedia
durata, 101’
Tratto dall’omonimo romanzo, “Mio fratello rincorre i dinosauri” racconta la storia vera di Giacomo “Jack” Mazzariol e della sua famiglia. Jack è un bambino di 7/8 anni che vive con due sorelle più grandi, Chiara e Alice, e i suoi genitori. Un giorno tutta la famiglia è riunita per una comunicazione importante che sconvolgerà per sempre le vite di tutti: i Mazzariol aspettano un altro bambino. Stavolta, per la gioia di Jack (narratore dell’intera vicenda), si tratta di un maschio. Potrà finalmente divertirsi, giocare con lui a giochi “da maschio” e condividere qualsiasi cosa. Prima della nascita viene deciso anche il nome. Il nuovo arrivato si chiamerà Giovanni. Peccato che i sogni di Jack siano destinati ben presto ad infrangersi perché Gio non è come gli altri. Inizialmente illuso e sognante, pensando si tratti di un supereroe con poteri magici, Jack scoprirà presto che suo fratello ha in realtà la sindrome di down e che questo fatto lo porterà ad essere unico, speciale e diverso dagli altri, ma non nel modo in cui se lo era immaginato.
L’adolescenza di Jack è quindi travagliata perché spesso con Gio, con il quale non vuole farsi vedere e del quale molto spesso si stanca. Il suo disinteresse per il fratello ben si concilia con una nuova scuola, più lontana da casa, nella quale si iscrive, insieme al fidato amico Vitto, con il solo e unico scopo di conquistare Arianna, una ragazzina conosciuta per caso. Per fare breccia nel cuore della giovane e conquistarsi il rispetto degli altri studenti, però, Jack farà delle scelte e prenderà delle decisioni alquanto discutibili che necessiteranno dell’intervento, più o meno volontario, di Gio.
Una storia vera, come accennato, quella della famiglia Mazzariol e di Jack che, proprio sulla sua vita e sul suo rapporto col fratello, ha scritto un libro, raccontando di quanto sia stato difficile inizialmente accettare l’arrivo in famiglia di suo fratello, ma anche di come, una volta capito e guardato il mondo attraverso i suoi occhi, tutto sia stato immediatamente più semplice.
Si tratta, chiaramente, di un film dove è la storia a farla da padrona e dove, quindi, passano in secondo piano anche le scelte tecniche. Una storia che commuove e tocca nel profondo, grazie anche alla voice over di Jack che accompagna lo spettatore fin dal primo istante non tanto nella storia, quanto più nella mente del protagonista per aiutarci a capire cosa gli passi per la testa in determinate situazioni e perché si comporti in un modo piuttosto che in un altro.
Alessandro Gassman e Isabella Aragonese sono i genitori che cercano di fare il possibile per tenere unita la famiglia e far star bene, allo stesso modo, tutti i figli.
Ma è come se mancasse qualcosa. E’ un viaggio di formazione all’interno del quale veniamo catapultati grazie alla voce e alla presenza di un ragazzino e questo fatto sembra mantenere l’intera opera sullo stesso piano adolescenziale senza mai aggiungere o modificare alcunché.
Veronica Ranocchi
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