venerdì, settembre 24, 2021

ANCORA PIU' BELLO

Ancora più bello

di Claudio Norza

con Ludovica Francesconi, Giancarlo Commare, Gaja Masciale

Italia, 2021

genere: commedia

durata: 112’

Tornano le “avventure” di Marta. Dopo il grande successo di “Sul più bello” diretto da Alice Filippi e tratto dall’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero, la giovane protagonista affetta da mucoviscidosi, una rara malattia, fa di nuovo capolino sullo schermo. Il secondo capitolo, “Ancora più bello”, diretto da Claudio Norza, non riesce, però, purtroppo a mantenere alte le aspettative.

Marta, che nel primo capitolo, aveva lottato con le unghie e con i denti per vivere la propria storia d’amore con il bell’Arturo, in questo nuovo film ha già dimenticato l’ex ed è felicemente fidanzata da alcuni mesi (come ci dice lei stessa in voice over all’inizio) con Gabriele. La storia d’amore tra i due sembra procedere per il meglio finché al ragazzo non viene fatta una proposta di lavoro che prevede il trasferimento a Parigi per 10 mesi. Marta lo spinge ad accettare proponendo di vivere una relazione a distanza, ma, complici tutta una serie di imprevisti, la storia non sembra andare per il meglio. In parallelo continuano a svilupparsi anche le storie dei due amici di Marta che danno vita a delle sottotrame che aiutano a conferire leggerezza all’intera vicenda.

Un secondo capitolo, insomma, che, nel tentativo di mantenere toni e colori del primo film, non riesce a eguagliarne il successo. Una storia il sui risultato non è fresco come il precedente, nel quale la malattia di Marta era il centro dal quale si diramavano tutta una serie di situazioni in grado di conferire comunque leggerezza all’intera narrazione.

Inevitabile, quindi, il paragone con il primo film, soprattutto considerato il grande successo e la grande riuscita di “Sul più bello”.

Tutti gli elementi che avevano reso fresca, frizzante, leggera, ma anche appassionante la storia di Marta nel primo capitolo, qui vengono meno. Tutti quei punti di forza che tanto avevano reso speciale la storia di questa giovane ragazza “sfortunata” vengono accantonati in favore di caratteristiche ed elementi che, invece, sanno di già visto e che, pur non essendo del tutto negativi, appaiono scontati se si paragonano alle scelte registiche di “Sul più bello”. Un confronto che, a cose normali, non andrebbe fatto, ma che risulta, come detto, inevitabile per capire la direzione presa dalla storia, soprattutto se si considera che è già previsto un terzo capitolo, nel quale il rischio di inciampare è sempre più elevato.

Altra “piccola” nota dolente di “Ancora più bello” è il cambiamento della caratterizzazione dei personaggi, o meglio di un personaggio: la protagonista. Quella che tutti hanno amato in “Sul più bello” è la spensieratezza, seppur nei limiti della sua condizione, di Marta: una ragazza giovanissima che, nonostante tutto quello che le è successo fino a quel momento, non si piange addosso. Anzi, tutto il suo entusiasmo e tutta la sua energia, sprigionati nell’ora e mezzo di film, sono talmente forti che investono completamente chiunque decida di guardare la pellicola. Dopo aver visto “Sul più bello” si esce ancora più freschi dalla sala. Cosa che, purtroppo, non si può dire di “Ancora più bello”.

L’Amélie italiana, come molti l’hanno definita, per il taglio di capelli e per i colori è comunque un personaggio interessante, in grado di dar vita a interessanti riflessioni su temi forti e attuali. E il tutto sempre con la freschezza che la contraddistingue. Ma forse da questo sequel ci si aspettava di più.


Veronica Ranocchi

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