La cena perfetta
di Davide Minnella
con Salvatore Esposito,
Greta Scarano, Gianluca Fru
Italia, 2022
genere: commedia
durata: 106’
Una simpatica commedia,
quella di Davide Minnella che, pur sfruttando qualcosa di già visto e
affrontato nella settima arte, riesce a divertire con i giusti ingredienti.
Si può creare una
commedia intorno alla figura di un camorrista? Si può utilizzare ciò per far
divertire e sorridere? Minnella sembra rispondere sì a questi interrogativi.
Al centro della storia
c’è Salvatore Esposito, volto ormai noto proprio perché quello di personaggi
legati al mondo della malavita, come il celebre Genny in “Gomorra”.
Esposito è Carmine, un
camorrista che si ritrova, a causa della sua indole troppo buona, a gestire un
ristorante per riciclare soldi sporchi. Viene, infatti, inviato a Roma per tenerlo
lontano dagli affari più importanti e controllare meglio la situazione. Tutto
sembrerebbe procedere normalmente se non fosse che Carmine inizia a
interessarsi particolarmente all’attività del ristorante. Entra in contatto con
Consuelo, un’autentica chef alla ricerca della perfezione in cucina, quella
perfezione che le potrebbe consentire il raggiungimento di una stella Michelin.
Carmine, ammaliato dalla cucina di Consuelo e intenzionato a riscattarsi per
dimostrare di essere un uomo migliore di quello che gli altri pensano inizia a
pensare in grande e a dare vita a un vero e proprio ristorante coi fiocchi. Ma
non tutto, naturalmente, andrà come previsto…
Una simpatica commedia
che si avvale in primis della bravura degli attori e, in secondo luogo, sfrutta
tematiche attuali. Da una parte c’è il già visto mondo della camorra e della
malavita in generale, un tema ampiamente sfruttato nel cinema, sia nel genere
drammatico sia in quello più divertente. Dall’altra parte l’astuta idea di
sfruttare la ristorazione e il cibo come focus attorno al quale ruotare la
vicenda (e l’evoluzione dei personaggi). Un argomento di sempre maggiore
interesse (basti pensare ai numerosi programmi di cucina che affollano
quotidianamente il palinsesto televisivo) che diventa protagonista assoluto, in
tutti i sensi. Non solo la preparazione dei piatti, ma anche le immagini che si
susseguono sullo schermo mostrando le pietanze risultano veritiere e mai
esagerate. E anche questo contribuisce a rendere apprezzabile il film.
“La cena perfetta” è
quella che vorrebbe preparare Carmine, ma è anche la metafora di qualcosa di
più grande. Utilizza la cena come pretesto, ma la crescita del ristorante è in
realtà la sua stessa crescita come essere umano, che dovrebbe e potrebbe
culminare proprio con una cena perfetta.
Alla calma e alla bontà
di Carmine, tanto grosso quanto accomodante, fa da contraltare la “rabbia” di
Consuelo (una convincente Greta Scarano), perennemente insoddisfatta e insicura
di sé stessa, del suo lavoro e della sua vita. Ma non si possono non menzionare
gli altri personaggi protagonisti in cucina, alla pari della coppia centrale. E
soprattutto il divertente, e spesso fuori luogo, Rosario, interpretato da
Gianluca Fru.
Veronica Ranocchi
Nessun commento:
Posta un commento