Quarta puntata - Le Starlette
Violentate, umiliate, spesso ammazzate. Comunque sempre ai margini. Questo il destino delle donne nel poliziesco italiano, il genere più maschilista mai visto sul grande schermo. Di seguito dei brevi ritratti delle attrici che hanno fatto sognare il pubblico del cinema a mano armata.
LAURA BELLI
La bellissima napoletana LAURA BELLI è la vittima per eccellenza del poliziesco italiano.
Esordisce con il pruriginoso erotico-conventuale LA MONACA DI MONZA (1969).
Qualche tempo dopo appare in tv come conduttrice del programma di anteprime televisive PROSSIMAMENTE- PROGRAMMI PER SETTE SERE.
All'inizio degli anni '70 irrompe nel poliziesco, diventandone il volto femminile più noto.
La BELLI è una ragazza rapita, picchiata ed infine gettata da una moto in corsa sotto le gomme di una Giulia 1300 della polizia in LA POLIZIA RINGRAZIA (1972)
Sempre al fianco di E.M. SALERNO è nel cast di LA POLIZIA STA A GUARDARE (1973).
Nel 1974 l'interpretazione che ha reso incancellabile LAURA BELLI dalla mente di tutti gli amanti del poliziesco italiano, è Marilù, figlia di un ricco industriale, rapita e violentata dal mitico GIULIO SACCHI, il cattivo più cattivo di sempre, magistralmente interpretato da TOMAS MILIAN nel capolavoro di UMBERTO LENZI, MILANO ODIA : LA POLIZIA NON PUO' SPARARE.
Compare anche nella sconosciuta pellicola PORCI CON LA P38 (1978) di G. PAGANI, prima di interpretare la moglie di MAURIZIO MERLI nel tardo-poliziesco DA CORLEONE A BROOKLYN (1979).
Sempre nel 1979, LAURA BELLI, compare in OMBRE di G. CAVEDON che era uno sceneggiatore di fumetti erotici che aveva tentato la via della regia.
Poi scompare.
Torna a sorpresa nel 2000 facendo l'esordio nella regia con una pellicola, probabilmente autobiografica dal titolo FILM, che nonostante la presenza della brava LAURA MORANTE passò inosservato.
Filmografia Poliziesca
La polizia ringrazia 1972;
La polizia sta a guardare 1973;
Milano odia: la polizia non può sparare 1974;
Porci con la P38 1978;
Da Corleone a Brooklyn 1979.
JANET AGREN
Svedese di Malmoe, JANET AGREN già Miss Svezia, viene adottata dal cinema italiano sul finire degli anni '60.
Gli vengono affidati piccolissimi ruoli in COLPO DI STATO (1968) di L. SALCE e in DONNE BOTTE E BERSAGLIERI (1968) di R. DEODATO.
Nel 1969 la svolta, la bionda svedese dalle lunghe gambe è la protagonista femminile de IL GIOVANE NORMALE di DINO RISI. Questa interpretazione gli vale un contratto di esclusiva per sette anni con il produttore FRANCO CRISTALDI.
JANET AGREN approda al poliziesco nei panni di una nobildonna amante dell'ufficiale di polizia LEONARD MANN (Leonardo Manzella) in LA POLIZIA INTERVIENE: ORDINE DI UCCIDERE! (1975).
Nel 1975 arriva anche il successo televisivo con l'indimenticabile sceneggiato L'AMARO CASO DELLA BARONESSA DI CARINI di DANIELE D'ANZA.
Nel 1978 altri due ruoli significativi in IL COMMISSARIO DI FERRO con MAURIZIO MERLI e IL COMMISSARIO VERRAZZANO con l'aitante LUC MERENDA.
Terminato il periodo d'oro del poliziesco la carriera della svedese dagli occhi blu, procede negli anni 80 con ruoli di secondo piano in tutti i generi popolari, in particolare con l'horror.
Appare in MANGIATI VIVI (1980) di UMBERTO LENZI e in PAURA NELLA CITTA' DEI MORTI VIVENTI (1980) di LUCIO FULCI. L'ultima parte della sua carriera la vede protagonista della commedia scollacciata.
Al fianco di LINO BANFI interpreta tre pellicole L'ONOREVOLE CON L'AMANTE SOTTO IL LETTO (1981) RICCHI RICCHISSIMI...PRATICAMENTE IN MUTANDE (1982) e OCCHIO MALOCCHIO PREZZEMOLO E FINOCCHIO (1983).
L'ultima apparizione di JANET AGREN sul grande schermo è nello sconosciuto film FOREVER (1991) prodotto da A. CAMINITO.
Filmografia Poliziesca
La polizia interviene: ordine di uccidere 1975;
Il commissario Verrazzano 1978;
A chi tocca... tocca! 1978;
Indagine su un delitto perfetto 1978;
Il commissario di ferro 1978.
DELIA BOCCARDO
Debutta a soli 18 anni nello spaghetti-western TRE PISTOLE PER CESARE (1966).
Il suo primo ruolo internazionale è datato 1968 ne L'INFALLIBILE ISPETTORE CLOUSEAU.
Nel 1969 è nel cast di UN DETECTIVE, poi per la bella Delia arriva il momento del poliziesco vero e proprio. L'esordio è di quelli che fanno rumore: LA POLIZIA INCRIMINA LA LEGGE ASSOLVE (1973) di E.G. CASTELLARI con FRANCO NERO e FERNANDO REY.
Negli anni successivi interpreta IL POLIZIOTTO E' MARCIO (1974) e LA POLIZIA ACCUSA: IL SERVIZIO SEGRETO UCCIDE (1975).
Attualmente la sua attività principale è quella di produttrice televisiva, ma il suo volto è ancora noto in quanto da oltre dieci anni è protagonista della soap opera INCANTESIMO.
Filmografia Poliziesca
Un detective 1969;
La polizia incrimina la legge assolve 1973;
Il poliziotto è marcio 1974;
La polizia accusa: il servizio segreto uccide 1975.
MARISA MELL
Austriaca di nascita, alta, formosa, capelli lunghi, bellissima. Irrompe sugli schermi italiani a metà degli anni '60.
Dopo una particina in CASANOVA 70 (1965) di M. MONICELLI e l'interpretazione di una spogliarellista in LE DOLCI SIGNORE (1967) di L. ZAMPA la bella MARISA MELL in versione biondo platino interpreta Eva Kant in DIABOLIK (1967) del grande MARIO BAVA. La sua carriera prosegue con UNA SULL'ALTRA (1969) di LUCIO FULCI e con ...DOPO DI CHE UCCIDE IL MASCIO E LO DIVORA (1971) di JOSE ANTONIO NIVES CONDE.
La statuaria austriaca diviene ben presto una delle reginette dei rotocalchi scandalistici anche a causa del suo comportamento fuori dalle scene non proprio da monaca di clausura. Spesso la si vede accompagnarsi al suo connazionale HELMUT BERGER anche lui dedito agli eccessi. Nei primi anni '70 è coinvolta nello scandalo a base di cocaina e filmetti porno che vede protagonista il suo uomo del momento, il play boy PIERLUIGI TORRI che nelle vesti di produttore gira SENZA VIA D'USCITA (1971) ovviamente interpretato dalla MELL. L'esordio nel poliziesco è datato 1973 dove al fianco di ANTONIO SABATO interpreta il ruolo di Jasmine Sunders in MILANO ROVENTE di UMBERTO LENZI.
Nel dicembre del 1975 l'ennesimo colpo di teatro della MELL, infatti a sorpresa appare senza veli in tutto il suo splendore su PLAYBOY.
Ancora poliziesco nel 1976, è la protagonista femminile in L'ULTIMA VOLTA di ALDO LADO. Poi a fianco del suo amico inseparabile HELMUT BERGER è vittima di continue percosse e stupri in LA BELVA COL MITRA (1977) di SERGIO GRIECO.
Al termine delle riprese HELMUT BERGER sempre più schiavo della cocaina tenta il suicidio forse anche provato dalla morte del suo scopritore e amante LUCHINO VISCONTI. Anche MARISA MELL sempre molto vicina a BERGER non sembra in gran forma, e rilascia interviste dove si atteggia a grande diva, sventolando ai quattro venti i suoi rifiuti a vari produttori che le offrivano lavori, che a suo dire non erano alla sua altezza, ma in realtà si tratta dell'inizio della sua fine artistica. MARISA MELL in verità non viene più richiesta perchè considerata inaffidabile e dedita alle droghe. Gli ultimi film di MARISA MELL non sono memorabili, come ad esempio LA COMPAGNA DI VIAGGIO (1980), dove la MELL è attorniata dalle stelline dell'erotico ANNA MARIA RIZZOLI e SERENA GRANDI ma anche da attrici che alternano piccole particine in questo genere di film al porno vero e proprio come MARINA FRAJESE/LOTHAR.
MARISA MELL appare poi nelle commedie scollacciate LA LICEALE AL MARE CON L'AMICA DI PAPA' (1980) e LA DOTTORESSA PREFERISCE I MARINAI (1981) con ALVARO VITALI, ma a spogliarsi non è più la bella austriaca ma le più giovani SABRINA SIANI e PAOLA SENATORE.
Contemporaneamente MARISA MELL appare in due film "strani" dirette da tale AMASI DAMIANI trattasi di PECCATI A VENEZIA e CORPI NUDI, due film senza capo ne coda, che probabilmente furono distribuiti INSERTATI (film erotici e non che venivano distribuiti inserendo successivamente scene porno) nel circuito PORNO vista la presenza nel cast delle pornodive come LAURA LEVI (Gabriella Tricca) e MARINA FRAJESE/LOTHAR.
Dopo un periodo di assenza dall'Italia MARISA MELL riappare in ITALIA SULLE PAGINE DI UNA RIVISTA PORNOGRAFICA.
Fortunatamente, al contrario di altre stelline sexy della scena cinematografica italiana degli anni 70 come LILLI CARATI, PAOLA SENATORE, KARIN SCHUBERT, MARINA FRAJESE/LOTHAR, la bella MARISA MELL non intraprese mai la carriera del cinema porno.
MARISA MELL, bellezza austriaca dagli occhi smeraldo muore dopo una breve malattia nel 1992.
Filmografia poliziesca
Milano rovente 1973;
L'ultima volta 1976;
La belva col mitra 1977.
23 commenti:
Fabrizio, ‘sta rubrica diventa sempre più interessante..
Premetto subito che per me Marisa Mell è Eva Kant..e basta. E’ scolpita nella mia mente la scena che si apre con lei sotto la doccia, dietro un piccolo pannello di vetro opaco a coprirne appena le grazie, sulla splendida e coloratissima scenografia del maestro Bava, che per l’occasione si inventa un set da lasciare a bocca aperta (ma questo è un altro discorso) e in sottofondo la musica di un altro maestro, Morricone, con l’indimenticabile motivetto “Deep deep down”. L’erotismo che emana la Mell in questo film, nonostante non mostri mai nemmeno il seno, è di gran lunga superiore a quello che trasmetterà nella sua successiva filmografia in cui si mostrerà senza veli.
Ma vale la pena ricordare anche una scena del thriller di Fulci “Una sull’altra”, dove durante un numero da spogliarellista vediamo la nostra, seduta su una motocicletta, intenta ad “accarezzare” i due lunghi tubi di scappamento oppurtunamente modificati e indirizzati verso l’alto..roba da bollino rosso, per intenderci.
A mio avviso la Mell tocca l’apice della sua carriera in questi due film, quindi troppo presto, e non solo perché lavora subito con due maestri come Bava e Fulci ma anche perché il genere poliziottesco, come hai scritto tu, è fortemente maschilista e umilia (nel senso che relega in secondo piano) i ruoli femminili.
La Belli invece non mi è mai piaciuta, con quel viso “acqua e sapone” risulta troppo insipida. A lei preferisco di gran lunga Rita Calderoni, che le somiglia tantissimo, ma che riesce ad apparire molto più affascinante forse anche grazie ai ruoli che le assegnava Renato Polselli, regista di genere rimasto incompreso.
Della bellissima Delia Boccardo ricordo invece con piacere le sue prestazioni nel “La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone” con il grande Tognazzi.
Ma sono tante le bellissime che meritano di essere menzionate, penso alla splendida Bouchet protagonista di “Milano calibro 9” e al suo indimenticabile balletto sui tavoli del night mentre Moschin la guarda estasiato sorseggiando il “solito” JB, ad Antonia Santilli unica protagonista femminile dell’altro capolavoro dileiano “Il boss” al fianco del glaciale Henri Silva, e tra le protagoniste del mitico “Decameroticus”, a Dagmar Lassander al fianco di Luc Merenda ne “Gli amici di Nick Hezard” ancora di Di Leo, ecc. ecc.
C’è da dire infine, riprendendo il discorso che hai fatto sull’avvicinamento al cinema hard di alcune (molte in verità) attrici del cinema di serie B, che per la maggior parte di esse il passaggio è quasi sempre casuale, a volte l’eccessivo prolungarsi di una posa risultava più hard della somma dei fotogrammi, a dimostrazione che spesso un film diventava hard a tavolino, a riprese ultimate più che sulla pellicola.
E dove invece le scene hard sono già parte integrante del soggetto, dietro l’assenza di un coinvolgimento gioioso che a volte si percepisce nelle prestazioni di questi splendidi corpi si nasconde forse la consapevolezza di essersi spinti troppo oltre, di non aver saputo calcolare bene i rischi di certe proposte di lavoro. Quel darsi e negarsi ad ogni fotogramma, rivela quasi l’insicurezza, il dubbio verso la propria bellezza sebbene così ampiamente manifesta, e che per certi versi le rende ancora più attraenti.
Insomma, che siano rimaste caste o che siano precipitate nell’hard, che siano riuscite a tenere chiusa la camicetta o che si siano tolte anche gli slip, queste donne/attrici/attricette/starlette hanno contribuito alla storia del cinema italiano, e prima o poi andranno riscoperte, tutte.
Alla prossima!
andrea
Grande Andrea! Lo strip sulla moto nel film di FULCI (che tra l'altro ho citato)è marchiato a fuoco nella mente di molti italiani.
Lo so che sarebbe molto interessante parlare di attrici/attori in modo più ampio e toccando tutta la loro carriera, ma devo limitarmi al poliziesco altrimenti dovrei fare delle monografie.Evviva Polselli, Evviva Margheriti:-)). A presto Fabrizio.
Françoise Fabian junto a Enrico María Salerno en "Vicio en la ciudad" (Turín convertido en Detroit o Chicago de los años 20, según la publicidad española de 1978)
Gentile Filomeno 2006, credo che tu ti riferisca a UN UOMO UNA CITTA' del 1974. (City under siege- Un homen - Uma ciudad - Vicio en la ciudad) Regia di Romolo Guerreri. Con: Enrico Maria Salerno, Luciano Salce, Tino Scotti, Gipo Farassino e FRANCOISE FABIAN nel ruolo di Cristina Cournier. Girato a Torino principalmente nelle zone Lungodora e Porta Palazzo.
Il film parla di un commissario di polizia che scopre un giro di droga e prostituzione che coinvolge i vip e potenti di Torino e per questo viene trasferito.
Il film è tratto da un romanzo di Diego Novelli che qualche anno dopo diventerà sindaco (di sinista) di Torino.
Fu recensito molto male da LA STAMPA il quotidiano di Torino, che rifiutava l'etichetta di città violenta e corrotta. Alcuni anni dopo i fatti smentirono il critico perchè Torino diventò una delle città più violente d'Italia stretta nella morsa del terrorismo politico e della criminalità comune. Spero di averti fatto cosa gradita. FABRIZIO LUPERTO
Grazie Molte, Amigo Fabrizio Luperto.
Grazie Molte, Amigo Fabrizio Luperto.
Salve.
De MEISA MELL yo he visto MILANO ROVENTE ( en España LOS CLUBS DE LA DOLCE VITA) y LA BELVA COL MITRA (en España LA LOBA CON AMETRALLADORA ó FEROCIDAD).
Los 2 films maravillosos pero me quedo con LA BELVA...
De LAURA BELLI conozco La Polizia ringrazia (en España LA POLICIA AGRADECE) creo que este film es de lo mejor del poliziesco Italiano.
Por cierto Fabrizio ¿Tu conoces el "pseudo Poliziesco Español" SITUACION LIMITE (Aka; PORNO: SITUACION LIMITE? Con muchas Starlettes del erótico Hispano:
http://cinemedianoche.blogspot.com/2008/09/situacin-lmite.html
un comisario diferente a alberto carba y telesforo rubio
raquel méndez dafonte presentó una denuncia falsa el 24 de julio de 2024
que se ponga la vacuna de la viruela del mono la niñita mencía.....?
carrera de la mujer madrid raquel méndez dafonte policía sanchista; raquel mendez dafonte madera marlaskista
josé luis galdon caucelo la condecoró
nacho cano entrega al juez
josé gabriel lama feijóo, el abogado de raquel méndez dafonte.....
txapote y raquel méndez dafonte....¿toman a la justicia española por el pito del sereno?
¿tenían que aplicarle veripol a la denuncia de la policía nacional raquel mendez dafonte?
sen que lle remoese no mais minimo nunha vila tan pequena como xinzo de limia a posibilidade certa de bater pola rua con o sr. salgado, victima procesal
¿incluso perseguir a inocentes?
filántropo elon musk: elon musk envía cinco antenas starlink en valencia
"esto te lo pago en negro" "no le hago factura"
se llama mauro moltó lorenzo
¿pariente de hernandez molto?
se llama jorge bahamonde gonzalez y es un traidor
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