Lasciata dal marito, Ray (M. Leo) donna non più giovanissima e madre di due figli, incontra Lila (M. Upham) una ragazza Mohawk che vive nella riserva al confine tra lo Stato di New York e il Canada e che ha cercato di rubargli l'auto.
Lila propone alla disperata Ray di guadagnare soldi facili con il traffico di immigrati clandestini sul fiume ghiacciato San Lorenzo.
Ray che si ritrova senza un soldo, con due figli da mantenere e con l'idea fissa di comprare una casa prefabbricata, accetta di entrare in "società" con la giovane.
Oltre Hollywood con i suoi remake, sequel, prequel, ecc.. qualcosa si muove (ovviamente) e fortunatamente arriva anche sugli schermi italiani.
E' il caso di questo FROZEN RIVER che tanto successo ha ottenuto al Sundance Festival.
Partendo dalla disperazione di due donne vittime dei loro uomini, ma in parte anche del consumismo più sfrenato (si vive in una sorta di baracca, si cena con i popcorn ma si deve possedere un megaschermo ultramoderno) la sceneggiatrice e regista Courney Hunt confezione un dramma sociale mascherato da thriller.
La regista mette sullo sfondo una realtà sociale problematica, prosegue con la triste vicenda personale della protagonista, gira con camera a mano per rendere il tutto più realistico e sopratutto non molla un attimo il volto della brava Melissa Leo della quale sembra voler cogliere ogni respiro.
Per rendere il tutto più attraente ambienta il film al confine tra lo Stato di New York, il Canada, e una riserva Mohawk. Ne consegue che cambiando Stato cambia anche la giurisdizione della polizia e sopratutto cambiano le regole, da qui quel minimo di tensione che fa pensare ad un thriller.
FROZEN RIVER è una operazione riuscita, almeno in parte, perchè il film risulta gradevole anche se non proprio aderente alle aspettative dopo gli allori ricevuti al Sundance
1 commento:
Sono d'accordo. La tensione è dovuta esclusivamente al furbo escamotage di ambientare la storia in una porzione di territorio dove si incrociano 3 stati diversi e quindi sono in vigore 3 leggi diverse. A.
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