ITALIA '70 IL CINEMA A MANO ARMATA (24)
MILANO TREMA: LA POLIZIA VUOLE GIUSTIZIA (1973)
Recensione di Fabrizio Luperto
Regia: Sergio Martino
Cast: Luc Merenda - Richard Conte - Silvano tranquilli - Lia Tanzi - Carlo Alighiero
Il Film: Milano trema, la città è quotidianamente stuprata da criminali senza scrupoli.
Per ristabilire l'ordine bisogna necessariamente passare per il disordine, in modo da giustificare la repressione.
Il "Padulo" (Richard Conte), muove gli ingranaggi di una macchina criminale messa a punto per "normalizzare" la città e il Paese.
Servendosi di piccoli criminali, organizza rapine in banca dove ci scappa spesso il morto. Il fine ultimo dell'organizzazione di cui fa parte è quello di portare alla guida del paese partiti e uomini in grado di dar vita ad un governo autoritario.
Il commissario Caneparo (Luc Merenda) con i suoi metodi un po' discutibili ma efficaci vuole vederci chiaro e si infiltra nell'organizzazione malavitosa del "padulo".
Commento: Sergio Martino dirige tenendo presenti le esigenze del film d’azione e infarcisce il film con spettacolari inseguimenti.
La figura di Caneparo, violento ma che mette a repentaglio la sua vita per salvare la comunità deve molto (come tutti quelli che verranno in seguito) al primo Dirty Harry (Il caso scorpio è tuo - 1971).
Sergio Martino dimostra di conoscere quali ingredienti scegliere per servire al pubblico un piatto prelibato e il Luc Merenda poliziotto infiltrato è un intuizione indovinata.
Il commissario Caneparo (Luc merenda) è (insieme al personaggio interpretato da Franco Nero ne LA POLIZIA INCRIMINA LA LEGGE ASSOLVE di Enzo G. Castellari) il primo esempio di poliziotto aitante e dai metodi brutali, figura chiave di tutto il filone polizittesco.
Curiosità/Notizie: La spettacolare sequenza dell'inseguimento (quella più lunga) è molto nota tra gli appassionati del genere poliziesco. Infatti questa scena (con montaggio diverso) è presente in ben 3 film: oltre che in MILANO TREMA: LA POLIZIA VUOLE GIUSTIZIA (1973); è inserita anche in MILANO ODIA:LA POLIZIA NON PUO' SPARARE (1974); ROMA A MANO ARMATA (1975).
Questo è dovuto al fatto che il produttore dei 3 film era LUCIANO MARTINO (fratello del regista Sergio) che aveva commissionato delle scene di inseguimenti allo stuntman francese JULIANNE REMY, che era solito girare con auto proprie e con operatori di sua fiducia. Una volta entrato in possesso del materiale girato, il produttore per sopperire alla mancanza di risorse economiche utilizzò le scene in più film.
Un'altra sequenza di questo film, riguardante un inseguimento-scontro automobilistico è presente in LA POLIZIA ACCUSA: IL SERVIZIO SEGRETO UCCIDE (1975) sempre diretto da Sergio Martino.
MILANO TREMA: LA POLIZIA VUOLE GIUSTIZIA incassò oltre un miliardo di lire.
Fabrizio Luperto
Nessun commento:
Posta un commento