venerdì, dicembre 21, 2012

FilmTelecomandati: Serendipity



"Serendipity. Quando l'amore e' magia"
di: P. Chelsom
con: J. Cusack, K. Beckinsale, J. Piven, M. Shannon
- USA 2001 -



Commedia romantica ma non cretina. Ragguaglio semplice ma tutt'altro che
secondario e che dovrebbe bastare per inquadrare un film lieve e piacevole come
"Serendipity", ulteriormente ingentilito dalla presenza di una certa sottile
malinconia che riduce di molto il melenso e lo stucchevole comunque in agguato
in operazioni del genere.

Se la storia ruota attorno al concetto di "serendipita'" - ovvero la sagacia
d'interpretare nel giusto senso i segni casuali di un fenomeno, in questo caso
sentimental amoroso, giungendo a consapevolezze diverse dalle premesse di
partenza, del genere cercando-qualcosa-ne-trovi-un'altra - la progressione
della vicenda se ne avvale più come pretesto per innescare equivoci, corse
riparatorie contro il tempo, momenti di euforia e disillusioni, che per
speculare o divagare sul versante filosofico.

Sara (Kate Beckinsale) e Jonathan (John Cusack) s'incontrano un giorno
qualunque in una New York prenatalizia e, in capo a qualche ora, fraternizzano.
Già impegnati dal lato sentimentale, pero', affidano gli eventuali sviluppi di
quel loro incrocio ai capricci della sorte e alla volubilità del tempo, con la
segreta speranza/certezza di ravvisarne nelle circostanze del quotidiano
ipotetiche avvisaglie e insospettate rivelazioni. Riusciranno, alla fine, Sara
e Jonathan a convogliare le giravolte delle proprie vite sulla stessa
coordinata geografica ? Domanda oziosa: turbamenti, ironie, dubbi e aspettative
in "Serendipity" scaturiscono - ecco il pregio e il tratto distintivo - più
ancora che dalla "ronde" amorosa che ne rappresenta la ovvia ragion d'essere,
dalla contagiosa e nient'affatto scontata chimica dei protagonisti, affiatati e
complici, empatici e credibili, in specie nel loro meditabondo girovagare alla
ricerca uno dell'altra (con spesso alle calcagna amici solleciti, tipo
l'irrefrenabile Jeremy Piven, vero vecchio sodale di Cusack).

Kate Beckinsale, silhouette sottile di straordinaria fotogenia quanto di
alterna e in fondo poco eclatante carriera, divisa tra incerti tentativi di
cinema "adulto" e una più routinaria quanto remunerativa permanenza nei
"generi" (si pensi solo all'ennesima inesauribile saga, "Underworld"), offre al
carattere di Sara tratti impazienti e febbrili che contrastano felicemente col
suo charme altolocato molto soave, molto "british" donandole/donandoci
l'illusione di uno splendore accessibile perché intimamente vulnerabile.
John Cusack, uno degli "eterni ragazzi" americani, attore forse poco
apprezzato ma in grado di giocare con un discreto bagaglio di sfaccettature,
tratteggia Jonathan in parte tornando in linea con quel suo personaggio
scanzonato e un tanto sopra le righe, in apparenza risolto ma in fondo
inquieto, degli episodi meno banali della "teen comedy" americana della seconda
meta' degli anni '80. Qui solo un po' appesantito, più scaltro ma con guizzi di
quella logorroica ingenuità degna della gloria antica di film come "Sacco a
pelo a tre piazze/"The sure thing" (1985) di quel gran commediante che e' Rob
Rainer, o "Non per soldi... ma per amore"/"Say anything..." (1989), esordio
alla regia per Cameron Crowe, che non a caso aveva intrigato il Woody Allen pre-
senile ("Pallottole su Broadway", 1994).

Pur perdendo un po' di mordente nella seconda parte, "Serendipity" si riscatta
nel finale sulla pista di pattinaggio di Central Park - mentre impalpabile
comincia a fioccare la neve - con Jonathan/Cusack che si stende sul ghiaccio ad
aspettare che il suo destino si compia e da qualche parte si fa strada la
morbida mestizia di "Northern sky" di Nick Drake.

TheFisherKing

Raitre, ore 21,05

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