Fast & Furious 7
di James Wan
con Vin Diesel, Paul Walker
Usa, 2015
genere, azione, thriller, drammatico
durata, 137'
di James Wan
con Vin Diesel, Paul Walker
Usa, 2015
genere, azione, thriller, drammatico
durata, 137'
Per
trattarsi dell’ultimo episodio di una delle saghe più
replicate del pianeta e di un film consegnato al culto degli
appassionati per la morte improvvisa di uno dei suoi protagonisti (Paul
Walker), “Fast and
Furious 7” possiede quel desiderio di piacere a tutti i costi che di
solito ti girare una scena come quella d’apertura, caratterizzata
dall’inverosimile esibizione di Deckard Shaw, villain
interpretato da Jason
Statham, capace di allontanarsi indisturbato dalla scena del delitto
dopo aver
lasciato sul pavimento una montagna di cadaveri. Una partenza del genere
metterebbe in discussione ogni chance di credibilità, se non fosse che la
serie dedicata alle
avventure di Domic Toretto e dei suoi driver ha fatto dell'opulenza visiva e dell'eccesso ridondante il suo brand d'esportazione, come dimostra, pochi minuti dopo, l'inserto della gara automobilistica in mezzo al deserto, arricchita da
una generosa esibizione di parti anatomiche femminili, enfatizzate dall’insisto
mordi e fuggi di James Wan (in vacanza dal cinema horror) che, a colpi di montaggio e carrellate, associa i
corpi abbronzati e torniti delle provocanti majorettes a una selezione di dettagli ricavati
dalla carrozzeria dei prototipi pronti a lanciarsi verso linea del traguardo.
Un collegamento questo, che la dice lunga sull'intenzione dei
produttori di badare al sodo, preservando al massimo il livello la fruibilità della storia e la popolarità dei
personaggi. Un Diktat a cui contribuiscono da un lato la
semplicità della trama, incentrata sulla vendetta di Shaw nei confronti
di Toretto - colpevole di avergli
ridotto in fin di vita il fratello - dall'altro la metamorfosi
dell'elemento
paesaggistico, qui come altrove
utilizzato per dare respiro a una storia che ripiega
continuamente su se stessa, e che poi riparte, alla volta di una nuova
escursione intercontinentale. Dall’america al medio oriente, la caccia
al nemico porterà i protagonisti a sfidare le leggi della fisica e anche
quelle dell’incolumità
fisica, con macchine lanciate nel vuoto (ad un certo punto ci sarà
anche un impatto degno dell’11 settembre) e
strapiombi usati come vie di fuga. Improbabile quanto spettacolare,
“Fast and
Furious 7” è un film senza mezze misure, da amare o da odiare, a secondo
dei
casi. A chi invece si dovesse trovare nel mezzo, rimane la malinconia di
vedere per l’ultima
volta Paul Walker, salutato dalla frase sibillina pronunciata da
Toretto che, nel momento di congedarsi dall'amico (“Non è
mai un addio”, dice, rivolgendosi a Brian) lascia intendere
che ci sarà ancora tempo per un'altra avventura. Con o senza il compagno
d’armi.
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