Le nostre battaglie
regia, Guillaume Senez
con, Romain Duris, Laure Calarny
Belgio, Francia, 2019
genere, drammatico
durata, 98’
Ad anticipare gli avvenimenti di queste ore, con il movimento dei cosiddetti gilet gialli a farsi portavoce del malcontento della popolazione meno abbiente, sia il cinema francese che quello belga da tempo hanno messo la questione del lavoro e della classe operaia al centro del loro interesse, al punto da raccontare le vicissitudini in un genere a se stante. Dal seminale Risorse umane di Laurent Cantet a Due giorni e una notte dei fratelli Dardenne, al dittico de La legge del mercato e In guerra, firmati da Stephane Brizè, la lotta sindacale e la difesa del salario appartengono parimenti a Le nostre battaglie di Guillaume Senez, in cui la precarietà della vita in fabbrica si riversa sulla famiglia del protagonista, messa a dura prova dall’improvvisa scomparsa della moglie, fuggita da un’esistenza priva di felicità. Senza fare sconti alla realtà che racconta, Le nostre battaglie si ritaglia motivi di interesse nella capacità di non farsi prendere la mano dalle tante situazioni in cui le avversità del destino nei confronti dei personaggi presterebbe il fianco a retorica e sentimentalismi. In questo senso è esemplare la misura di Romain Duris nel mettere in scena il mix di determinazione e fragilità in un ruolo che per certi versi ne fa la versione proletaria del Dustin Hoffman di Kramer contro Kramer.
Carlo Cerofolini
(pubblicato su taxidrivers.it)
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