Dall'altra parte del mare
GENERE: Drammatico
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ Italia
REGIA: Jean Sarto
Fortapàsc
GENERE: Drammatico
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ Italia
REGIA: Marco Risi
Fuga dal Call Center
GENERE: Commedia
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ Italia
REGIA: Federico Rizzo
I mostri oggi
GENERE: Commedia
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ Italia
REGIA: Enrico Oldoini
Il caso dell'infedele Klara
GENERE: Drammatico, Noir
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ Italia, Repubblica Ceca
REGIA: Roberto Faenza
Legàmi di Sangue
GENERE: Drammatico
ANNO PROD: 2006
NAZIONALITÀ Italia
REGIA: Paola Columba
Push
( Push )
GENERE: Azione, Fantascienza, Thriller
ANNO PROD: 2009
NAZIONALITÀ USA
REGIA: Paul McGuigan
Racconti Incantati
( Bedtime Stories )
GENERE: Commedia, Fantasy
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ USA
REGIA: Adam Shankman
Teza
( Teza )
GENERE: Drammatico
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ Germania, Etiopia, Francia
REGIA: Haile Gerima
Two Lovers
( Two Lovers )
GENERE: Drammatico
ANNO PROD: 2008
NAZIONALITÀ USA
REGIA: James Gray
11 commenti:
ecco i miei colpi sicuri della settimana: heimat Etiope Teza e il film romantico Two Lovers. buon cinema
Il maestro etiope Haile Gerima sarà il prossimo presidente della Giuria Premio Venezia Opera Prima, il regista spagnolo Pere Portabella che ha diretto il sorpredente il silenzio prima di Bach (2007) sarà il presidente della Giuria della sezione Orizzonti e Ang Lee di quella pricipale.
TWO LOVERS anche per me. Cosa vi ispira l'infedele klara? qualcuno ha voglia di vederlo in questo w.e.?
@ parsec: devo ancora digerire Iago con protagonista Laura Chiatti che dire che il film è orrendo è un complimento. Ho visto il trailer della pellicola di Faenza e l'ho trovato comico e televisivo. Il promo mi preannuncia una porcheria, ma magari lo vedo e ti faccio sapere. buon fine settimana
Parsec, l'infedele Klara a me non ispira.
Il w.e. prossimo vorrei vedere Louise e Michel.
Qualcuno ne sa qualcosa?
Dov'è nickoftime? se ci sei batti un colpo
Ciao a tutti
ho visto PUSH... ma non riesco ancora a capire se mi è piaciuto. Ve lo farò sapere prima possibile
Louise-Michel: In Piccardia, un gruppo di operaie disoccupate si fa la stessa domanda. Che fare della magrissima liquidazione? L'idea risolutiva aspetta a Louise: mettere assieme i soldi, affittare un killer per uccidere l'impreditore che da un giorno all'altro le ha licenziate. La scelta cade su Michel, un sicario goffo e pasticcione. Louise Michel era un anarchica francese vissuta nell'ottocento che oltre che combattere per gli emarginati, fondò la lega per i diritti delle donne. I registi hanno detto che è una commedia nera, però esilerante. Un western sociale con uno stile libero, un sonoro diretto e grezzo e un uso dei colori slavato. Delepine aggiunge che è un film a metà tra i Dardenne e i fratelli Coen. Vedendo il trailer mi ha balzato in mente subito il cinema di Kaurismaki. Speriamo che sia distribuito in molte copie così viene anche dalle mie parti e non mi tocca macinare chilometri in auto. - 9 giorni all'uscita :)
Ecco, finalmente è uscito.
A torino è solo al Nazionale.
Credo che domani andremo a vederlo
(Parlo di Louise-Michel).
Grazie tante, Ethan.
Spero che sia all'altezza delle mie aspettative.
Ciao a tutti
Ciao Carmen, fortunata tu che domani lo vedi. Nel mio paesello e nella mia provincetta non è uscito e purtroppo ho una settimana ricca d'impegni e non riesco spostarmi. Aspetto un tuo commento. Ciao, a presto. Buona visione
Push: Più o meno verso la metà di Push, uno degli eroi formula un concetto diabolico che monopolizzerà il resto del film: "E se niente di quello che facciamo avesse un senso?". Per lo sceneggiatore dev'essere stato l'equivalente del seggiolino eiettabile. Prima di quel momento Chris Evans è un ragazzo dotato di poteri telecinetici che cerca di salvare una piccola medium (Dakota Fanning), le cui visioni possono avverarsi oppure no. Questa specie di thriller si conclude con una scazzottata, un finale aperto e l'implicita promessa di un sequel. Tra tutte le calamità predette da Dakota Fanning, Push 2 è una di quelle che ha mancato.
Racconti incantati: Il tentativo di Adam Sandler di esaltare la magia della finzione in Racconti incantati sarebbe stata molto più convincente se il regista avesse evitato la solita accozzaglia di spazzatura sintetica. La vita di Skeeter (Sandler), impiegato tuttofare di un hotel, è messa sottosopra quando la sorella gli chiede di badare ai suoi figli. Le assurde favole della buona notte che inventa per mettere a dormire i nipotini cominciano ad avverarsi. In realtà sono i dettagli che i bambini aggiungono a queste storie (in cui Skeeter è, di volta in volta, una specie di Ben Hur, un contadino medievale, un modesto bracciante e così via) a prendere vita nella realtà. Solo così si spiega la cotta di Keri Russell per un Sandler particolarmente infantile. Per Shankman dirigere un film di Walt Disney significa riempire ogni possibile buco con quantitativi tossici di smancerie. Una visione non proprio piacevole.
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