Blue Jasmine
di Woody Allen
con Kate Blanchett, Sally Hawkins, Alec Baldwin
Usa, 2013
genere, drammatico
durata, 98'
Jasmine, donna elegante e raffinata, è sposata con Hal, un pezzo grosso della finanza che però si rivela essere un truffatore. Si trasferirà dunque dalla sorella privata dei suoi agi e delle sue abitudini.
Dopo il disastroso "To Rome with love", Woody Allen porta sugli schermi un personaggio complesso che eccelle nella scrittura e nell'interpretazione di Cate Blanchett. Peccato però che questa sia l'unica nota positiva di un film trascurato che manca di spessore e d'ingegno; seppur sicuramente migliore del lavoro immediatamente precedente, la sceneggiatura è assolutamente sotto gli standard dell'estro Alleniano, le battute ipocondriache e il leit motiv psico-terapeutico fanno pensare ad un autore stanco e che prova ad imitare il sè stesso di qualche anno fa. La scelta del montaggio alternato non fa altro che appiattire una visione già di per sè poco coinvolgente, il tutto accompagnato da una regia stranamente anonima. Quella che voleva essere una critica graffiante all'alta società americana diventa una tragi-commedia che è graffiante solo nelle intenzioni.
E' triste prendere atto che Woody Allen abbia di fatto esaurito la brillantezza, nelle idee e negli sviluppi. Non c'è più l'intuizione geniale di "Zelig", o il tocco raffinato di "Manatthan", c'è solo un ex-genio dedito al mercato che si impegna a far uscire un film all'anno, e che sembra ritrovare una lontana parvenza di sè soltanto nell'amara sequenza finale.
di Antonio Romagnoli
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