Under the Skin
di Jonathan Glazer
con Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan
Gran Bretagna,Usa 2013
genere, fantascienza
durata, 108'
di Jonathan Glazer
con Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan
Gran Bretagna,Usa 2013
genere, fantascienza
durata, 108'
Se non ci fosse la
notorietà di Scarlett Johansson siamo sicuri che “Under the Skin" avrebbe
trovato una distribuzione italiana?. Chi scrive pensa di no, e la ragione è
presto detta. Il film di Jonathan Glazer infatti, pur con una forma che è
quella tipica dei film sulle invasioni aliene, con la protagonista caduta sulla
terra per far man bassa di vite umane, si sofferma sui topos che hanno reso famoso il genere quel tanto che
basta per organizzare lunghi detour
sensoriali ma anche geografici, che cercano di rendere dal di dentro le
percezioni della malintenzionata visitatrice. E come spesso succede con la
materia dell’ inconscio, i tempi si dilatano e le stranezze abbondano.
Se poi contiamo che il
regista compie un'operazione di feticismo attoriale, esplorando il corpo
dell'attrice con uno sguardo che la prosciuga di qualsiasi emotività a favore
di una pura esposizione fisica – con la Johansson che si offre generosamente
agli occhi della macchina da presa- allora il gioco è pressochè fatto. Questo
non vuol dire che “Under the Skin" sia un film disprezzabile, tutt'altro,
perché suggestioni e atmosfere sono di primo livello, soprattutto nella prima
parte della vicenda, quando il mistero intorno alla protagonista è ancora
fitto, e a parlare per lei sono le invenzioni psichedeliche di un regista che
da il meglio di se nella composizione dell’immagine filmica. A mancare è lo
spettacolo in senso lato, quello che ci si aspetterebbe dall'etichetta di
genere che il film su porta appresso. In questo senso lo spettatore è
avvertito.
(pubblicato su dreamingcinema.it)
2 commenti:
Parto molto spesso prevenuta (sono una brutta persona, lo so) e in questo caso la sola visione del trailer è stata sufficiente per farmi dire "ma anche no, grazie".
Ma credo che gli amanti della Johansson non se lo faranno sfuggire.
Non solo gli amanti della Johansson ma anche quelli che vanno verso un cinema di metanarrazione...come tu dici un film da prendere o lasciare a secondo dei casi..
nickoftime
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