domenica, novembre 12, 2017

THE PARIS OPERA

The Paris Opera
di Jean-Stéphane Bron
con Stéphane Lissner, Benjamin Millepied
Svizzera - Francia, 2017
genere, Documentario
durata, 110’

Tutti conoscono l’Opéra national de Paris. Qualcuno si è goduto uno dei suoi spettacoli. Quasi nessuno sa cosa ci sia ‘dietro le quinte’ dei suoi palchi. Ed è alla scoperta di questo mondo nascosto che corre la camera del Jean-Stéphane Bron. Al centro è la complicata stagione del 2015/2016. In questi mesi, il regista segue passo dopo passo il direttore artistico Stéphane Lissner alle prese con gli improvvisi inconvenienti che minano la buona riuscita degli spettacoli: dalla paura per la strage del Bataclan, ai tagli alla cultura fatti dal Ministero, ai capricci del direttore del balletto Benjamin Millepied, alla necessità di ricontrattare il prezzo dei biglietti fino all’urgenza di trovare un sostituto per un baritono malato e alla minaccia di uno sciopero nazionale degli artisti.

Ma The Paris Opera è anche il racconto dell’infinito lavoro e della fatica degli artisti mentre si preparano a mettere in scena uno spettacolo che deve essere perfetto. Il sudore, le lacrime, l’affanno, gli errori, le preoccupazioni  lo sforzo per migliorare diventano gli ingredienti di una rappresentazione fatta non solo di luci e paillettes.

Bron sceglie un approccio ravvicinato, costruito sui primi piani e sui dettagli. Ci butta dentro la scena, ci fa fare le prove insieme agli artisti, ci apre le porte dei camerini, ci fa infilare nello studio del direttore e ci fa assistere alle riunioni. Ci dà una visione originale dello spettacolo, osservandolo sempre da ‘dietro le quinte’ e portando allo stesso tempo sul palco tutti, persino tecnici e pubblico. Sullo schermo prende piano piano forma la messinscena della messinscena. Una sorta di metateatro dove uno dei teatri per eccellenza, l’Opera, racconta se stesso. Ma non fino in fondo.

Bron guarda e ci fa guardare la commedia umana in una maniera troppo discreta. La sua camera è educata. E non mantiene la promessa di illuminare tutti gli angoli bui della scena. Dell’universo che mette in mostra, non ci fa toccare realmente le questioni più insidiose. Le accenna si, ma solo quando hanno già trovato una soluzione, chiudendo allo spettatore le porte delle vere discussioni tra i vertici e delle decisioni ‘politiche’. A questo, si sommano una lentezza della storia e una durata forse eccessiva che penalizzano un po’ il documentario e rendono il racconto a tratti noioso. Alla fine dei conti perciò The Paris Opera è certo uno spettacolo singolare che purtroppo, quando il sipario si chiude e le luci si spengono, non fa lasciare il teatro pienamente soddisfatti. 

Valeria Gaetano

1 commento:

Patalice ha detto...

no direi che non sono il tipo bastevolmente colto per andare a vedermi un documentario così