Domani è un altro giorno
di Simone Spada
con Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Anna Ferzetti
Italia, 2019
genere, commedia
durata, 100 minuti
Dopo l’acclamatissimo “Hotel Gagarin”, Simone Spada si ripresenta dietro la macchina da presa per un film tutt’altro che semplice. “Domani è un altro giorno” è una commedia tragica (o una tragedia comica) che vede protagonisti due amici, Tommaso e Giuliano, che si conoscono da una vita, ma che, per vari motivi, hanno preso strade diverse. Si rincontrano, volutamente, a causa di un evento molto spiacevole: la malattia di Giuliano. Tommaso, ormai da anni residente in Canada con la propria famiglia, riesce, solo in onore dell’amicizia che lo lega a Giuliano, a prendere l’aereo, del quale ha un’enorme paura, per volare fino a Roma a “fare compagnia” all’amico per quattro giorni molto intensi. In quest’occasione i due riescono, per quanto possibile, rievocando vecchi ricordi e vivendo delle piccole avventure, a far fronte ad alcune problematiche e a cercare di sorridere.
Insieme a loro anche lo spettatore si trova quasi costretto a sorridere, vivendo quella che è una situazione triste e irreversibile, come qualcosa di leggero. Riesce a vedere il meglio e il “divertente” come fa Giuliano che, nonostante il suo destino già scritto, sembra inizialmente non arrendersi, ma quasi rincuorare Tommaso anziché il contrario.
I due attori protagonisti (Mastandrea nel ruolo di Tommaso e Giallini in quello di Giuliano) riescono perfettamente a coinvolgere e coinvolgersi in un ritmo che rimane il medesimo dall’inizio fino alla fine del film. Il continuo tono tragicomico che aleggia tra i due personaggi e, in generale, nella narrazione, sta a significare che si tratta di situazioni verosimili e fa si che il pubblico possa riuscire ad immedesimarsi non tanto nei protagonisti e nelle situazioni, ma nella quotidianità e nel modo di rapportarsi a determinati eventi o avvenimenti.
Il tema trattato da Simone Spada non è un tema nuovo, basti pensare al recente “Euphoria” di Valeria Golino (che, fra l’altro, vede proprio Mastandrea nel ruolo di uno dei due fratelli protagonisti, che deve far fronte ad una malattia), ma soprattutto al film argentino “Truman”, del quale è il remake. Nonostante ciò, però, il regista riesce a dare quel qualcosa in più allo spettatore nel momento in cui non mostra pietismi, ma la realtà così com’è e, quindi, talvolta divertente, talvolta meno.
Al di là di una piccola e breve svolta di trama, non troppo inaspettata, ma che si poteva forse evitare, “Domani è un altro giorno”, accompagnato nelle scene finali dalla voce di Noemi che ripropone il grande omonimo successo canoro di Ornella Vanoni, è un film “completo” in quanto fa piangere, sorridere, ma soprattutto riflettere. E non è cosa da poco.
Veronica Ranocchi
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