Last Christmas
di Paul Feig
con. Emilia Clarke, Henry Golding, Michelle Yeoh
Regno Unito, USA, 2019
genere. commedia, sentimentale
durata. 103’
Prendendo spunto dalla celebre canzone natalizia di George Michael, il regista Paul Feig ha diretto il film scritto da Bryony Kimmings e Emma Thompson.
La storia inizia nella Jugoslavia del 1999 e ci mostra un coro di ragazzine probabilmente durante una funzione. Viene, poi, fatto un salto temporale e si arriva nell’odierna e caotica Londra alle prese con gli acquisti natalizi. Kate è una giovane ragazza che lavora in un negozio di Natale aperto tutto l’anno nel quale, vestita da elfo, cerca di invogliare i clienti ad acquistare i vari prodotti. Nell’ultimo periodo, però, non riesce nel suo intento e se a questo si somma il fatto che si ritrova ad essere una senzatetto perché si rifiuta di tornare a casa dai genitori e non ha più ospitalità da amici o conoscenti a causa del suo modo di fare, si può ben comprendere il motivo del suo mancato spirito natalizio. Un giorno, però, guardando casualmente fuori dalla vetrina, vede un ragazzo che le si presenta come Tom e la invita a fare una passeggiata. Kate rifiuta, ma il giorno dopo lo ritrova, più o meno casualmente, sulla sua strada, in seguito a un’audizione canora non andata a buon fine. I due iniziano, quindi, a frequentarsi e a scoprire qualcosa in più sull’altro, anche se Tom, da questo punto di vista, rimane un po’ più misterioso. Tutti i nodi verranno al pettine quando Kate deciderà di dare una svolta alla sua vita rimettendo a posto tutti i tasselli fuori posto, dalle relazioni familiari al lavoro e al modo di comportarsi in generale.
Quella che apparentemente può sembrare una classica commedia natalizia mostra anche un risvolto più drammatico e toccante. Nonostante l’inserimento di questo fattore, però, il risultato non cambia e non si riesce ad andare oltre alcuni stereotipi di genere. Uno su tutti la caratterizzazione della protagonista, la classica ragazza “strampalata” e imbranata, un po’ alla Bridget Jones (la sceneggiatrice è la stessa dell’ultimo film della trilogia), che inizialmente rifiuta le avances del protagonista che, in un modo o in un altro, riuscirà a conquistarla.
Dramma e commedia (soprattutto grazie alle espressioni facciali di Emilia Clarke, la protagonista) mescolati ad un pizzico di magia.
Insomma la classica storia natalizia da vedere durante le feste, ma che non aggiunge niente di nuovo alle solite favolette di questo periodo se non il credere in sé stessi e il sottolineare lo spirito “magico” e ricco di bontà del Natale che dovrebbe incentivare ognuno a compiere il miglior gesto possibile nei confronti di se stessi, ma anche nei confronti degli altri.
Veronica Ranocchi
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