mercoledì, ottobre 27, 2021

UNA PELICULA SOBRE PAREJAS

Una pelicula sobre parejas

di Natalia Cabral e Oriol Estrada

con Natalia Cabral e Oriol Estrada

Repubblica Domenicana, 2021

genere: commedia

durata: 88’

Una pellicola sulle coppie dentro una pellicola sulle coppie. La traduzione italiana del film domenicano potrebbe essere “semplicemente” questa. 

Natalia Cabral e Oriol Estrada sono i registi, gli interpreti e i personaggi di un film confezionato ad hoc per emergere per innovazione tra tutti i titoli in gara alla Festa del Cinema di Roma. Una visione nuova (anche se non troppa) di quella che è ormai la settima arte. I due sono una coppia di registi trentenni (nella vita come nel film) con una figlia piccola di nome Lia. Quando, dopo l’ennesimo tentativo di realizzare un film che possa essere apprezzato da un vasto pubblico, arriva loro la proposta di realizzare un documentario si mettono d’impegno per creare un lavoro degno del loro nome. Dibattono sull’argomento fino a che non arrivano alla decisione di orientarsi sull’amore di coppia, intervistandone diverse e cercando di scavare a fondo nelle relazioni con le quali entrano in contatto. Indirettamente, però, cominciano a scavare, o meglio riscavare, nella propria. Il documentario diventa, quindi, l’occasione per capire che tipo di coppia sono Natalia e Oriol. Che tipo di coppia sono realmente e che tipo di coppia sono cinematograficamente.

Leggerezza e ironia sono alla base del film che riesce nell’intento di divertire il pubblico e farlo uscire dalla bolla del “classico film serio e serioso” da festival. “Una pelicula sobre parejas” non si prende troppo sul serio, ma, al tempo stesso, considerando che “Arlecchino si confessò burlando”, forse è proprio questo suo non prendersi sul serio che fa riflettere ancora di più chi guarda il film.

E all’apparente leggerezza della genesi del film fa da contraltare una riflessione anche sulla tecnica. Ecco perché ci sono spesso lunghe inquadrature che indugiano sulla piccola Lia, quasi a voler simulare quelle eccessivamente descrittive che, talvolta, nulla portano alla narrazione in generale. Si alternano spesso, nell’intero film, inquadrature statiche, fisse, anche su dettagli insignificanti (emblematica e divertente, a tal proposito, è il battibecco che i due hanno sul ruolo del cactus all’interno del documentario). Ma, in realtà, sembrano quasi voler dire che le loro idee si stanno, in qualche modo, affievolendo e i due hanno bisogno della ricerca di una continua via di fuga. Per questo motivo cercano e trovano escamotage, come quello del cactus. Esso diventa importante a livello simbolico, ma non tematico.

Si potrebbe considerare “Una pelicula sobre parejas” un film nel film, in grado di far entrare lo spettatore dentro il cosiddetto “making of” della storia.

Menzione speciale, poi, per la citazione e il riferimento ai social. I due protagonisti, inizialmente, dibattono sulla realizzazione di questo documentario, interrogandosi sia sul che cosa sia sul come. Ed è proprio in quel frangente che vengono citati i social network più famosi e utilizzati, affermando che ormai le persone preferiscono guardare Instagram, TikTok, Facebook piuttosto che gustarsi un bel film.

Una bella lezione, insomma, quella di Natalia Cabral e Oriol Estrada che giocano tra di loro e con loro stessi, come il simpatico siparietto sull’ordine finale dei nomi che viene poi messo in pratica, in maniera super autoironica, al termine effettivo del film.

“Una pelicula sobre parejas” è una boccata d’aria tra impegno e eccessiva dimostrazione di serietà. Un modo alternativo per non prendersi sul serio e, contemporaneamente, riflettere.


Veronica Ranocchi

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