De Palma è un
animale in via d’estinzione, uno da tenere in vita a qualunque costo, anche
quando fa il verso a se stesso con film che non aggiungono quasi nulla a ciò
che già sapevamo. Come questo “Femme Fatale” ennesima rivisitazione di luoghi
Hitckochiani in cui senso estetico e metacinema sono i vettori di una gioco di
specchi in cui si districa il fotografo interpretato da Antonio Banderas
ossessionato dalla misteriosa donna immortalata da uno scatto rubato al
destino. Tra donne che fuggono e cattivi che inseguono c’è spazio per un
immaginario di eros e di thanatos con un corpo bollente come quello di Rebecca
Robin Stamos portato in trionfo dal vojerismo citazionista dall’artista
americano. Se gli eccessi visivi si stemperano in un flusso patinato ed
avvolgente non si può fare a meno di pensare che il cinema sia ancora uno dei
modi più affascinanti di dispensare bellezza, come quella che appunto ci regala
“Femme Fatale”. Chi volesse averne dell’altra potrà sempre sintonizzarsi sulla
laguna veneziana dove un’altra puntata dell’”eroticon” Depalmiano andrà in onda, oppure
accontentarsi, si fa per dire, di questo regalo televisivo. Dotatevi di molto ghiaccio,
ne avrete bisogno.
“Femme Fatale”
USA,/Francia 2002
di Brian De Palma
con Antonio
Banderas, Rebecca Romijn Stamos, Peter Coyote
Durata: 115’
Premium Energy
ore 21,15
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