venerdì, aprile 19, 2013

No Oblivion for Christina's World


La tirannia di esperienze che non vogliono essere dimenticate. La dannazione di un corpo difettoso che reclama ogni istante. L'ambigua paura di perdere un eterno presente: Jack/Cruise, il futuro mai davvero compiuto; Christina, il passato mai davvero trascorso; Victoria/Riseborough, l'oggi espanso oltre il tempo. In mezzo, la tela di Wyeth. Nel '48 il pittore di Chadds Ford ritrae per la prima volta la poliomielitica Christina Olson a Cushig, nel Maine, e non smette più fino alla morte di lei, nel '68. Fermare la clessidra. Ricordare per vivere. Nel futuro, Jack sfida l'oblio violento indotto da una forza maligna. Nel passato, Christina rifiuta l'oblio e impone un tenace mondo interiore. Qui e ora, Victoria s'illude nel suo oblio anestetico e negando un'altra vita distrugge la sua...

4 commenti:

nickoftime ha detto...

Un quadro che sono andato a cercare per vederlo dal vivo..tra i meriti di "Oblivion" quello di averlo riproposto alle generazioni più giovani, troppo spesso derubate della bellezza del mondo..

nickoftime

Carmen ha detto...

Interpretazione interessantissima, caro Nick, i miei complimenti. Dove è esposto il quadro di Ford?

nickoftime ha detto...

Scusatemi mi sono dimenticato di inserire la sigla dell'autore dell'articolo..il punto di vista e le parole sono di Fisher mentre il quadro di Wyeth si trova al MoMa di NY dove come dicevo sopra ho avuto il privilegio di vederlo dal vivo..

SaraG83 ha detto...

Non ho ancora visto il film, ma me ne hanno parlato molto bene, perciò penso che sarà una delle mie prossime scelte :)