Mia madre fa l'attrice
di Mario Balsamo
con Mario Balsamo, Silvana Stefanini
Italia, 2015
genere, documentario
durata: 78'
di Mario Balsamo
con Mario Balsamo, Silvana Stefanini
Italia, 2015
genere, documentario
durata: 78'
La madre di Mario, regista, in gioventù recitò in piccoli ruoli: la sua parte più importante fu ne "La
barriera della legge" di Piero Costa, con Rossano Brazzi come protagonista. Dopo anni di tentativi,
Mario decide finalmente di farle il regalo più grande: ritrovare la pellicola del film, vederla insieme a
lei e rimettere il nome di Silvana Stefanini nei titoli di testa.
Dopo "Noi non siamo come James Bond", Mario Balsamo torna a giocare con tanti espedienti
cinematografici, usandoli per raccontare fatti tratti dalla propria biografia, ma su temi che
riguardano tutti noi. Là si trattava della malattia e della vulnerabilità, mentre qui della memoria,
della bellezza che sfiorisce e del dialogo tra generazioni differenti, incarnate da una madre e da un
figlio alle prese con un rapporto complicato.
Prima di girare "Mia madre fa l'attrice", Mario e la madre Silvana non si parlavano quasi più, né
erano in grado di abbracciarsi. Al di là della sottolineatura insistita della sceneggiatura su questo
punto, questo si percepisce dal linguaggio dei corpi e dalla forza invisibile che li separa, anziché
unirli. La pellicola diviene, così, una sorta di terapia per madre e figlio, in cui la prima può curare la
tendenza all'anaffettività del secondo, mentre Mario dona a Silvana la possibilità di rivivere la
propria giovinezza, anche solo per fugaci istanti.
Balsamo adotta un registro comico, con momenti surreali: i filtri carichi di colori saturi e
l'evidenziazione della natura fittizia di alcune scene caratterizzano il tono dell'opera. Restano
alcuni passaggi memorabili, come il provino per Carlo Verdone, in cui Silvana dà effettivamente
prova di un talento naturale per la recitazione, e la gag sul rapporto tra quest'ultima e le nuove
tecnologie. "Mia madre fa l'attrice" è un curioso e allegro divertissement.
Riccardo Supino
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