Wonka
di Paul King
con Timothée Chalamet,
Olivia Colman, Hugh Grant
UK, USA, 2023
genere: fantastico,
musicale
durata: 116’
E anche per il 2023
abbiamo il film perfetto per il periodo natalizio, adatto a tutta la famiglia.
Non che ci fossero dubbi, viste le premesse: da Roal Dahl come “autore” a
Timothée Chalamet come protagonista, passando per la scelta di ricorrere a un
musical.
Festa, canzoni e tanto
cioccolato sono gli ingredienti perfetti per portare il pubblico al cinema e
divertirsi con la simpatica e microscopica versione di Hugh Grant nei panni di
un Oompa Loompa.
La storia è quella che
tutti conosciamo: Willy Wonka è un mago cioccolatiere con il sogno di aprire un
suo negozio, una “fabbrica” di cioccolato, ma per farlo dovrà superare una
serie di ostacoli che lo faranno “dubitare” più di una volta. Ad aiutarlo e spronarlo,
infatti, sembra non bastare la voce della mamma scomparsa. Wonka ha bisogno
anche di aiuti “concreti” che fortunatamente trova dopo essersi imbattuto in un
bel guaio.
La piccola Noodle, per
certi versi ancora più determinata del protagonista, riuscirà a far leva sui
punti di forza del giovane non spegnendo mai del tutto la sua speranza e il suo
sogno.
Se il primo punto di
forza sono le canzoni, mescolate agli effetti speciali riusciti e mai
esagerati, l’altro elemento sul quale il film fa leva è indubbiamente la
presenza di un nutrito cast di nomi importanti. Al protagonista Chalamet,
perfetto per il ruolo, si affiancano, infatti, il già citato Hugh Grant, ma
anche Olivia Colman, Rowan Atkinson, Sally Hawkins, tanto per citarne alcuni.
Una storia che, seppur
conosciuta, è apprezzabile in questa nuova chiave, per certi versi, anche più
moderna, che, senza cadere in stereotipi e banalità, racconta qualcosa di
universale per tempo e spazio. Tematiche anche contemporanee sono affrontate
nel giusto modo e con i giusti mezzi in modo da arrivare a grandi e piccoli.
Al centro c’è il sogno e
la speranza di un giovane che, pur avendo le qualità e la bravura, non riesce a
ottenere ciò che desidera perché la spietata concorrenza non vuole essere
sostituita da qualcuno di più capace e competente. A spingere Willy, e di conseguenza
l’intera storia, è però una grande forza di volontà.
Nonostante si conosca la
storia, visto e considerato che si tratta di un prequel, “Wonka” di Paul King
intrattiene e convince lo spettatore ad andare fino in fondo nella visione.
Forse, però, il pubblico
al quale intende rivolgersi in maniera prevalente è quello dei bambini, ai
quali il film regala magie continue, senza darne una reale spiegazione, come
fossero parte integrante della storia (e quasi della realtà). Questo porta anche,
inevitabilmente, a una mancanza di spiegazioni e contestualizzazioni legate
alla figura di Willy Wonka stesso che, talvolta, sembra vagare privo di una
reale meta e di una reale concretezza. Richiami e riferimenti ai suoi ricordi
più profondi non bastano a delimitare a 360 gradi un protagonista che, invece,
presenta varie sfaccettature e che si presterebbe a un’analisi che potrebbe
andare ben al di là della creazione di una semplice tavoletta di cioccolata.
Musiche e magie che
suscitano interesse e catturano l’attenzione, ma soprattutto quella dei più
piccoli, incantati a osservare un mondo pieno di luccichii, leccornie e
dolciumi, intervallati dalla simpatica e alternativa presenza dell’Oompa Loompa.
Un Oompa Loompa che, di
fatto, è l’unica presenza cinica della storia. Lasciando da parte gli
antagonisti, il personaggio di Hugh Grant è il solo in grado di suscitare
emozioni contrastanti. Proprio ciò che manca al Willy Wonka di Chalamet che,
fluttuando leggero tra le sue dolci creazioni, sembra animato da un intento e
da uno spirito completamente puro e nobile senza nessuna “cattiva” sfumatura,
tipica, invece, dell’originale racconto di Dahl.
Eppure è impossibile
uscire dalla sala senza avere in testa almeno uno dei motivetti centrali, oltre
agli indimenticabili dei film precedenti (“Pure Imagination” e “Oompa Loompa”),
e tanta voglia di cioccolato!
Veronica Ranocchi
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