mercoledì, marzo 27, 2019

TRIPLE FRONTIER


Triple Frontier

di J.C. Chandor
con Ben Affleck, Charlie Hunnam e Pedro Pascal
USA, 2019
genere, azione
durata, 125’


Il regista e sceneggiatore J.C. Chandor – visto in precedenza dietro la cinepresa di “Margin Call” con il quale è stato candidato agli oscar nel 2011 per la migliore sceneggiatura – torna sul grande schermo con l’opera d’azione “Triple Frontier”.
Ok, è vero. In attesa di aggiornare il vocabolario del cinema con una definizione ad hoc per internet, tecnicamente questa affermazione potrebbe far storcere il naso a qualcuno trattandosi di un film prodotto e distribuito sulla piattaforma Netflix. Quello che però mette d’accordo tutti è sicuramente il budget della pellicola, con la società di streaming americana che non ha di certo badato a spese per il cast stellare a disposizione del regista: Ben Affleck (servono presentazioni?), Charlie Hunnam (Jacks di “Sons of Anarchy”, Oscar Isaac (“A proposito di Davis”, “Star Wars”, …), Pedro Pascal (l’agente Pena di “Narcos)”… tutti nomi importanti coinvolti in quello che molto probabilmente è il titolo di punta della programmazione di marzo.

Storia ambiziosa, regista giovane ma esperto al tempo stesso (e già notato dall’Academy), super cast e libera fruizione su Netflix: tutti ottimi ingredienti che fanno di “Triple Frontier” un piacevolissimo lungometraggio di azione, intelligente, che punta più sul lato umano (e le relative debolezze) dei personaggi piuttosto che su sparatorie ed esplosione Hollywoodiane.
La trama forse non è delle più originali è vero, ma è la narrazione ancora una volta a far la differenza; i protagonisti per l’occasione sono degli ex commilitoni ora in congedo, stanchi della vita monotona che trascorrono rincorrendo bollette e attirati da un piano apparentemente senza rischi per tornare in azione e arrotondare qualche dollaro.
La missione è “semplice”: derubare - e perché no, uccidere - uno degli uomini più ricchi e ricercati del sud America all’interno della propria casa/cassaforte nel bel mezzo della foresta amazzonica. Le azioni del team innescheranno una serie di eventi le cui conseguenze non sempre sono state preventivate dal piano, mettendo i protagonisti difronte a delle scelte che in qualsiasi caso cambieranno il corso del loro destino.

La pellicola è veloce e gli attori bravi ad immergere lo spettatore all’interno della storia che finisce inevitabilmente per immedesimarsi nei personaggi. In perfetto stile Netflix poi, il film lascia ampio spazio per un sequel che certamente non si farà attendere.
Esperimento riuscito: si può fare cinema d’azione puntando sulla qualità e non solo sull’esplosivo.
Lorenzo Governatori

1 commento:

Fedora Rigotti ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.