Promise Land
di Gus Van Sant
con Matta Damon, John Krasinski
Usa 2013
durata, 106
di Gus Van Sant
con Matta Damon, John Krasinski
Usa 2013
durata, 106
In questo film Gus Van Sant affronta con molto equilibrio e
imparzialità, lasciando allo spettatore la libertà di farsi una sua
opinione, il problema del salvataggio (o sfruttamento rischioso?) che
le società di estrazione di gas naturale, in tal caso, ma potrebbe
essere petrolio o carbone, propongono ai proprietari di terreni agricoli
in crescente difficoltà di sopravvivenza. In un una cittadina rurale
dal nome fittizio, McKinley, nella contea di Armstrong ( Pennsylvania),
la Global Energy manda due suoi impiegati a convincere i singoli
cittadini ad accettare in cambio di una somma di danaro la concessione
dei diritti di perforazione dei loro terreni per estrarre del gas
naturale. Steve( Matt Damon) e Sue (Frances McDormand) iniziano la loro
opera con ottimismo e disinvoltura, l’una perché per lei è solo un
lavoro e ha marito e figlio a casa, l’altro perché, reduce da una
grossa sconfitta nel destino della fattoria del nonno in cui era
cresciuto, vuole tentare di rifarsi un progetto di vita più consona alla
moderna esigenza di consumi e benessere. Fisicamente i due sono
perfetti la McDormand, sufficientemente casuale e ruvida, Damon
infagottato, oltre che in una minacciosa pinguedine, in camicia di
fustagno e jeans, con orrendi e stravecchi scarponi, per cui si
integrano bene nel paesaggio di modeste abitazioni, povere fattorie con
cavalli i miniatura, e distese verdi attraversate da strade terrose, che
la fotografia di Linus Sandgren desatura modicamente nel colore
secondo le esigenze del regista che vuole il paesaggio disteso e
inoffensivo.La faccenda si complica per l’eterogeneità dei sentimenti
dei singoli, dalla voglia di risalire la china all’ attaccamento alla
povera ma sicura tradizione, anche per le voci che girano su possibili
gravi effetti inquinanti sulle falde acquifere a seguito della
fratturazione. Ma la popolazione è incerta e sbandata, se non venisse
espressa pubblicamente una forte opinione a sfavore del far toccare i
terreni per i possibili danni da un anziano professore universitario di
fisica, che vive sul posto in pensione e ha un grande carisma su tutti,
rappresentanza comunale compresa, per cui viene chiesto un periodo di
due settimane per decidere e arrivare ad una votazione generale. Nel
frattempo arriva un deciso e fascinoso ecologista (John Krasinski) che
destabilizza in negativo l’opinione generale, mettendo in cattiva luce i
due emissari della Global Energy ,con parole insinuanti e una
ubiquitaria affissione di manifesti dove con una foto, vengono
mostratoti i danni delle trivellazioni in una fattoria e sul bestiame.
Steve e Sue proseguono comunque la loro opera di acclimatazione,
stringendo relazioni umane e partecipando ai piccoli svaghi serali nei
bar, come il canto su tema suonato da una band. Alla fine si profila per
loro uno strabiliante successo grazie a una smentita clamorosa, giunta
per posta, dell’attendibilità di quel manifesto la cui foto era di
anni prima e truccata.Poi però si verificherà un colpo di scena che non
è il caso di raccontare qui,se non che Steve, in tale occasione
maturerà una scelta di vita e di ambiente definitiva. La storia si fa
vedere bene, con un ritmo un po’ lento, su uno script che solo un grande
regista come Gus Van Sant poteva tenere in pugno, contorto e deviante
dai temi sociali a quelli personali, qual'è, senza alcuna armonia forse
perché ci si sono adoperate troppe mani, da una storia di Dave Eggers,
passata alla scrittura a quattro mani di John Krasinski e Matt Damon.
Suadente e in tono la colonna sonora su base folk, con brani di Sammy
Smith, Hank Williams, Bruce Springsteen. Sia i generici locali che gli
attori professionisti ricreano con verosimiglianza il conflitto e il
disagio che fanno provare, in tempi di declino, proposte di cambiamenti
economici e ambientali a rischio, in particolare anche Matt Damon è
perfettamente in parte, forse perché il suo ruolo da onesto travagliato
dal dubbio gli è congeniale.
1 commento:
un film di quelli che fanno bene
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