Il cigno nero
di Darren Aronofsky
con Natalie Portman, Mila Kunis, Vincent Cassel, Barbara Hershey
Usa, 2010
genere, drammatico
durata, 104'
Doppio sogno
La ricerca del successo, e la volontà di confermare l'identità del proprio cinema. Per realizzare "Il cigno nero", Darren Aronofsky sembra giocare con la parole, prendendo in prestito quelle del direttore artistico Thomas Leroy che, nel rivolgersi a Nina, etoile pavida e fragile, la sprona a lasciarsi andare, permettendo all'istinto e non alla tecnica, di guidarla nella ricerca della migliore performance.
Che, per quanto riguarda Arnofosky viene raggiunta attraverso la messa a punto di un dispositivo che soddisfa il divismo hollywoodiano - non a caso per il ruolo di Nina la Portman si guadagna un Oscar - senza dimenticare la cupezza delle antiche nevrosi, destinate - come quasi sempre accade da queste parti - a implodere dentro l'universo psichico dei personaggi. Alla frammentazione dell'io, non corrisponde quella del montaggio, che racconta il suo doppelganger attraverso una continuità narrativa ragionata e lineare. Punto di svolta e campione d'incassi, "Il cigno nero" è Aronofsky come non si era mai visto.
(ondacinema.it/speciale
di Darren Aronofsky
con Natalie Portman, Mila Kunis, Vincent Cassel, Barbara Hershey
Usa, 2010
genere, drammatico
durata, 104'
Doppio sogno
La ricerca del successo, e la volontà di confermare l'identità del proprio cinema. Per realizzare "Il cigno nero", Darren Aronofsky sembra giocare con la parole, prendendo in prestito quelle del direttore artistico Thomas Leroy che, nel rivolgersi a Nina, etoile pavida e fragile, la sprona a lasciarsi andare, permettendo all'istinto e non alla tecnica, di guidarla nella ricerca della migliore performance.
Che, per quanto riguarda Arnofosky viene raggiunta attraverso la messa a punto di un dispositivo che soddisfa il divismo hollywoodiano - non a caso per il ruolo di Nina la Portman si guadagna un Oscar - senza dimenticare la cupezza delle antiche nevrosi, destinate - come quasi sempre accade da queste parti - a implodere dentro l'universo psichico dei personaggi. Alla frammentazione dell'io, non corrisponde quella del montaggio, che racconta il suo doppelganger attraverso una continuità narrativa ragionata e lineare. Punto di svolta e campione d'incassi, "Il cigno nero" è Aronofsky come non si era mai visto.
(ondacinema.it/speciale
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