Blue Jay
di Alexandre Lehmann
con Mark Duplass, Sarah Paulson
USA, 2016
genere, drammatico
durata, 80'
Di fronte all’amore che fu le storie del cinema si sono divise tra quelle che hanno puntato l’occhio sui tentativi di rimuoverne l’esistenza e le altre, indaffarate a rievocarlo in una dimensione di ricordi e parole dolcemente malinconica. Alexander Lehmann per il suo esordio cinematografico sceglie una forma che le contempla entrambe, immaginando che in un giorno qualsiasi di una tranquilla cittadina californiana un uomo e una donna si incontrino in un supermercato e finiscano per arrivare alle ventiquattrore seguenti ragionando su ciò che ne è stato della loro vita da quando, ancora giovanissimi, hanno deciso di lasciarsi. L’approccio narrativo usato dal regista è infatti quello del progressivo disvelamento di una verità che pur aleggiando dietro lo timidezze e i non detti dei personaggi viene celata allo spettatore fino a quando, nel corso di una serata casalinga trascorsa a rimembrare i rituali dell’antica liaison arriva a manifestarsi in un clima di crescente trepidazione per l’avvicinarsi del momento fatale, quello in cui inevitabilmente la coppia sarà chiamata a toccare e forse risolvere le questioni rimaste in sospeso anni prima.
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Se “Blu Jay” è un film sulla fine dell’amore Duplass e Paulson, e con essi la sceneggiatura la mettono in scena raccontandone però la parte più romantica e bella, derivata dalla possibilità offerta ai personaggi di riscoprire nell’altro i motivi che una volta li avevano uniti. In questo senso, pur nel suo drammatico sotto testo “Blue Jay” riesce a comunicare sensazione positive quando si tratta di mostrare come la condivisione di brandelli della stessa esistenza trovi comunque il modo di dare un senso alle inadeguatezze della condizione umana.
2 commenti:
Anche per me un autentico gioiellino di cinema indie.
E, anche se tecnicamente è del 2016, si è rivelata la prima piacevole sorpresa di questo 2017 cinematografico.
Si oramai nel panorama indie trovare un film del genere è diventata un'eccezione ma questo lo è davvero...meriterebbe la distribuzione nelle
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