The prom
di Ryan Murphy
con Meryl Streep, James
Corden, Nicole Kidman
USA, 2020
genere: commedia,
musicale
durata: 132’
Il film è l’adattamento
cinematografico dell’omonimo musical del 2016.
La storia ruota attorno alla
giovane Emma che vorrebbe partecipare al ballo della propria scuola con la
propria compagna, ma, proprio per questo motivo, è allontanata e invitata a non
prenderne parte. Dal momento che lei continua a perorare la propria causa, il
ballo viene cancellato e la ragazza si ritrova a subire le lamentele da parte
di tutti che la incolpano della cancellazione di quello che tutti considerano l’evento
dell’anno. Parallelamente alla vita non troppo fortunata, per il momento, di Emma,
ci sono le vicende di due star di Broadway in declino: Dee Dee Allen e Barry
Glickman. I due, grazie agli amici più stretti, vengono a sapere della problematica
che affligge Emma e decidono di partire per l’Indiana per aiutarla a far valere
i suoi diritti, ma soprattutto per riabilitarsi agli occhi del pubblico.
Da queste premesse viene
fuori un musical che mantiene intatte le tracce originali (a parte l’inserimento
di due nuovi brani) e porta sullo schermo qualcosa nato esclusivamente per il
palcoscenico. E lo fa tra tanti colori e tante paillettes.
La storia è piacevole e
scorre senza problemi trasportando il pubblico in un mondo luminoso e, tranne
in alcuni frangenti, divertente. Il problema è che non arriva mai a toccare
veramente le corde dello spettatore che si trova di fronte a qualcosa di
scontato e va avanti per il mero gusto dello spettacolo. Importanti e profondi
i temi toccati e l’attenzione a un’attualità forse spesso fin troppo dimenticata
o lasciata in secondo piano. Il tema centrale, quello dei diritti della
comunità LGBTQ è il vero fulcro della storia, ma a questo si va a mescolare, in
maniera quasi perfetta, anche un altro aspetto: quello del ruolo degli attori e
dell’importanza che personaggi del genere riescono a ricoprire, sia quotidianamente
sia in relazione a cause di particolare interesse, come in questo specifico
caso. L’apporto che hanno le due star di Broadway e gli amici è quasi fondamentale
per la giovane Emma che comprende anche il reale motivo che ha spinto gli
attori ad arrivare a lei. Grazie a loro, alle loro parole, alle loro performances
e al loro carisma il pubblico coinvolto è sempre di più e rimane anche ammaliato
da ciò. Questo a dimostrazione, appunto, del grande appeal che possono avere
per perorare cause, per invitare i fan a comportarsi in certi modi e cose del
genere. Ci sono vari momenti, all’interno del film, nei quali si riflette su
questo aspetto, sottolineandone l’importanza.
Ultimo elemento, ma tutt’altro
che per importanza, il cast del film. Forse non sfruttato al meglio perché
alcuni personaggi avrebbero meritato un maggiore approfondimento per capire
anche meglio determinate scelte, ma è indubbia la supremazia della grande Meryl
Streep che, a 71 anni, continua a mettersi in gioco in maniera impeccabile riuscendo
sempre a lasciare il segno.
Veronica Ranocchi
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