domenica, dicembre 13, 2020

THE PROM

The prom

di Ryan Murphy

con Meryl Streep, James Corden, Nicole Kidman

USA, 2020

genere: commedia, musicale

durata: 132’

Ennesimo prodotto di Ryan Murphy e, quindi, musica. Il creatore delle serie di successo “Glee” e “American Horror Story”, solo per citarne alcune, e che è tornato alla ribalta recentemente con “The Politician” e la miniserie “Hollywood” ha optato, stavolta, per il grande schermo (o meglio quello di Netflix) con il film “The Prom”.

Il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo musical del 2016.

La storia ruota attorno alla giovane Emma che vorrebbe partecipare al ballo della propria scuola con la propria compagna, ma, proprio per questo motivo, è allontanata e invitata a non prenderne parte. Dal momento che lei continua a perorare la propria causa, il ballo viene cancellato e la ragazza si ritrova a subire le lamentele da parte di tutti che la incolpano della cancellazione di quello che tutti considerano l’evento dell’anno. Parallelamente alla vita non troppo fortunata, per il momento, di Emma, ci sono le vicende di due star di Broadway in declino: Dee Dee Allen e Barry Glickman. I due, grazie agli amici più stretti, vengono a sapere della problematica che affligge Emma e decidono di partire per l’Indiana per aiutarla a far valere i suoi diritti, ma soprattutto per riabilitarsi agli occhi del pubblico.

Da queste premesse viene fuori un musical che mantiene intatte le tracce originali (a parte l’inserimento di due nuovi brani) e porta sullo schermo qualcosa nato esclusivamente per il palcoscenico. E lo fa tra tanti colori e tante paillettes.

La storia è piacevole e scorre senza problemi trasportando il pubblico in un mondo luminoso e, tranne in alcuni frangenti, divertente. Il problema è che non arriva mai a toccare veramente le corde dello spettatore che si trova di fronte a qualcosa di scontato e va avanti per il mero gusto dello spettacolo. Importanti e profondi i temi toccati e l’attenzione a un’attualità forse spesso fin troppo dimenticata o lasciata in secondo piano. Il tema centrale, quello dei diritti della comunità LGBTQ è il vero fulcro della storia, ma a questo si va a mescolare, in maniera quasi perfetta, anche un altro aspetto: quello del ruolo degli attori e dell’importanza che personaggi del genere riescono a ricoprire, sia quotidianamente sia in relazione a cause di particolare interesse, come in questo specifico caso. L’apporto che hanno le due star di Broadway e gli amici è quasi fondamentale per la giovane Emma che comprende anche il reale motivo che ha spinto gli attori ad arrivare a lei. Grazie a loro, alle loro parole, alle loro performances e al loro carisma il pubblico coinvolto è sempre di più e rimane anche ammaliato da ciò. Questo a dimostrazione, appunto, del grande appeal che possono avere per perorare cause, per invitare i fan a comportarsi in certi modi e cose del genere. Ci sono vari momenti, all’interno del film, nei quali si riflette su questo aspetto, sottolineandone l’importanza.

Ultimo elemento, ma tutt’altro che per importanza, il cast del film. Forse non sfruttato al meglio perché alcuni personaggi avrebbero meritato un maggiore approfondimento per capire anche meglio determinate scelte, ma è indubbia la supremazia della grande Meryl Streep che, a 71 anni, continua a mettersi in gioco in maniera impeccabile riuscendo sempre a lasciare il segno.


Veronica Ranocchi

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