Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
di Felix Herngren
con Robert Gustafsson, Alan Ford, Mia Skäringer, Iwar Wiklander
Svezia, 2013
genere, commedia, drammatico, avventura
Tratto dal romanzo di Jonas Jonasson, il film narra di Allan Karlsson, che il giorno del suo centesimo compleanno decide di scappare dalla casa di riposo, per intraprendere uno stravagante viaggio dove verranno ripercorsi e ridiscussi i più importanti eventi storici del ‘900, del quale Allan è stato inconsapevolmente principale artefice.
La fuga ricorda quasi il Bilbo Baggins di Tolkien, ed i flashback storici riprendono palesemente Forrest Gump. Ed il grande elemento di forza del film è proprio l’intreccio tra la storia presente (ovvero quella che si sviluppa dalla fuga) e la storia passata, passando velocemente dagli involontari torti alla mafia ad i festini alcolici con Stalin, impregnando il tutto con un ritmo incalzante e pochi momenti morti. Herngren mette a punto dunque una commedia grandiosa, dove le gag comiche, che vanno a ripescare vecchi generi, vengono protratte con grande sicurezza da un dinamismo efficacissimo, dove le folli risate ogni tanto si abbandonano alla smorfia di perpetuo sorriso che è compito della commedia stampare sul volto dello spettatore.
Nell’epoca il cui la grande commedia d’autore sembra monopolizzata dalla Francia e, bisogna dirlo, con qualche spunto qua e là nella cosiddetta “nuova commedia all’italiana”, all’improvviso dalla Svezia arriva questo capolavoro “sui generis”, dove il risultato sfiora la perfezione.
(pubblicato su dreamingcinema.it)
Antonio Romagnoli
di Felix Herngren
con Robert Gustafsson, Alan Ford, Mia Skäringer, Iwar Wiklander
Svezia, 2013
genere, commedia, drammatico, avventura
Tratto dal romanzo di Jonas Jonasson, il film narra di Allan Karlsson, che il giorno del suo centesimo compleanno decide di scappare dalla casa di riposo, per intraprendere uno stravagante viaggio dove verranno ripercorsi e ridiscussi i più importanti eventi storici del ‘900, del quale Allan è stato inconsapevolmente principale artefice.
La fuga ricorda quasi il Bilbo Baggins di Tolkien, ed i flashback storici riprendono palesemente Forrest Gump. Ed il grande elemento di forza del film è proprio l’intreccio tra la storia presente (ovvero quella che si sviluppa dalla fuga) e la storia passata, passando velocemente dagli involontari torti alla mafia ad i festini alcolici con Stalin, impregnando il tutto con un ritmo incalzante e pochi momenti morti. Herngren mette a punto dunque una commedia grandiosa, dove le gag comiche, che vanno a ripescare vecchi generi, vengono protratte con grande sicurezza da un dinamismo efficacissimo, dove le folli risate ogni tanto si abbandonano alla smorfia di perpetuo sorriso che è compito della commedia stampare sul volto dello spettatore.
Nell’epoca il cui la grande commedia d’autore sembra monopolizzata dalla Francia e, bisogna dirlo, con qualche spunto qua e là nella cosiddetta “nuova commedia all’italiana”, all’improvviso dalla Svezia arriva questo capolavoro “sui generis”, dove il risultato sfiora la perfezione.
(pubblicato su dreamingcinema.it)
Antonio Romagnoli
1 commento:
Il trailer m'aveva incuriosito parecchio, tanto che tutti m'hanno consigliato di leggere anche i libro. Non posso perdermelo sto film :D
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