La pazza gioia
di Paolo Virzì
con Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Camelutti
Italia, 2016
genere: commedia
durata: 118'
Beatrice Morandini Valdirana ha tutti i tratti della mitomane dalla loquela inarrestabile. Donatella Morelli è una giovane madre tatuata e psicologicamente fragile a cui è stato tolto il figlio, per darlo in adozione. Sono entrambe pazienti della Villa Biondi, un istituto terapeutico per donne oggetto di sentenza da parte di un tribunale e che devono sottostare a una terapia di recupero. È qui che si incontrano e fanno amicizia, nonostante l'estrema diversità dei loro caratteri. Un giorno, approfittando di una falla nell'organizzazione, decidono di prendersi una vacanza e di darsi alla pazza gioia.
Paolo Virzì, con la collaborazione di Francesca Archibugi alla scrittura, ha lasciato il freddo Nord de "Il capitale umano" per tornare nell'amata Toscana, che gli consente di fondere ironia, buonumore e dramma, muovendosi tra le diverse temperature emotive con una sensibilità che si è fatta, nei film del regista, sempre più acuta e partecipe delle sorti dei personaggi che porta sullo schermo. Al capitale di autore, Virzì, erede della commedia all'italiana anni '70, aggiunge la sua capacità di sguardo sul mondo femminile, inusuale in un cinema diretto da uomini. Qui ha scelto bene le sue interpreti: Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti sono straordinarie, ognuna a suo modo, nello scavare in personaggi non facili da rendere tenendo la retorica a dovuta distanza. Nel film si avverte l'attenzione partecipata ad ogni singolo dettaglio, emerge chiaramente che anche l'ultima comparsa si è sentita parte di un progetto condiviso. Lo scopo è porre in evidenza le difficili condizioni esistenziali di donne condannate a subire le conseguenze di una vita in cui hanno sbagliato e che, nell'affrontarle, possono contare sull'aiuto di terapeuti ed assistenti sociali, che ogni giorno stanno loro accanto e combattono contro le loro patologie, ma anche con inutili sensi di colpa. Paolo Virzì è riuscito a dire tutto questo e molto altro con l'abilità propria dei veri maestri, riuscendo a inserire un tema importante e impegnativo in un contesto divertente.
Riccardo Supino
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