Su Marte non c'è il mare
di Lucio Laugelli
con Michele Puleio, Maurizio Pellegrino, Christian Bellomo
Italia, 2016
genere, drammatico
durata: 4 puntate da 15'
Cosa
può sconvolgere la vita regolare di un trentenne, circondato da amici
fidati, sofferente per una storia d’amore finita male e un lavoro
insoddisfacente? Una misteriosa offerta per un immobile lasciato in
eredità per una sola serata alla settimana da un perfetto sconosciuto.
Da
questo imprevisto si dipana la vicenda di “Su Marte non c’è il mare?”,
l’ultima produzione di Stan Wood Studio, ideata e creata del videomaker
alessandrino Lucio Laugelli. La web-serie di 4 puntate vede come attori
protagonisti Michele Puleio, Maurizio Pellegrino e Christian Bellomo,
tutti alessandrini, a sottolineare la dimensione locale della pellicola.
Insieme a loro, infatti, svolge un ruolo di primaria importanza la
città, che funge non da sfondo passivo rispetto alla storia, bensì da
fonte di ispirazione continua all’interno dell’opera.
Il progetto è
nato nell’estate del 2014, quando il regista ha scritto il soggetto. Da
questo momento è trascorso un lungo lasso di tempo, utile a rielaborare
la sceneggiatura è reperire i fondi necessari, arrivati grazie alla
Fondazione CRAL. La produzione ha preso l'avvio verso la metà dello
scorso giugno. La gestione del set, che ha visto la troupe impegnata
fino a ottobre, è stata abbastanza complicata, in considerazione del
gran numero di persone coinvolte: 200 comparse, dalle 30 alle 40 persone
attive dietro le quinte, tante ambientazioni diverse tra Alessandria e
la provincia di Asti. Nonostante questo, le riprese sono terminate in
una decina di giorni, dal 28 ottobre al 6 novembre. Il montaggio è
iniziato alla fine di novembre, concludendosi negli ultimi giorni di
marzo.
L’idea di raccontare la storia di una piccola provincia e di
alcuni giovani che stanno vivendo gli anni successivi alla laurea
avrebbe potuto tradursi in un fallimento, non disponendo dei mezzi dei
grandi registi, ma Laugelli ha compiuto almeno due scelte vincenti: il
genere e il formato. L'affascinante thriller che sta sullo sfondo di
tutta la storia tiene altissima l'attenzione degli spettatori e a questo
contribuisce anche l'idea di raccontare la vicenda tramite una
web-serie, che, se ben costruita, come in questo caso, porta lo
spettatore ad attendere le puntate successive, preso dalla curiosità.
Per sapere come andrà a finire basterà connettersi domani sul sito del quotidiano La stampa per vedere l'ultima puntata delle serie.
Riccardo Supino
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