Friend Request
di Simon Verhoeven
con Alycia Debman, William Mosely, Brit Morgan
Germania,
genere, horror
durata, 92'
di Simon Verhoeven
con Alycia Debman, William Mosely, Brit Morgan
Germania,
genere, horror
durata, 92'
Chissà
se Simon Verhoeven, il regista di “Friend Request” ha dovuto pagare qualche
royalities a Mark Zuckerberg per utilizzare in maniera così invasiva il social
network da lui creato. Perché nel suo
film, più che altrove, ad essere protagonista è proprio Facebook, preso in prestito fin dal titolo che, alludendo
all’avviso con cui viene segnalata la richiesta di amicizia da parte di un
altro utente, riflette sul senso di solitudine delle nuove generazioni e
sull’alienazione derivata dall’uso smodato della piattaforma sociale. Al di là
degli aspetti connessi con il rispetto dei codici di genere l’originalità
dell’assunto influenza soprattutto i segni dello spazio scenico che, sfruttando
l’iconografia scolastica e studentesca utilizzata da buona parte della
produzione horror americana, si
arricchisce del portato linguistico e virtuale appartenente al social di riferimento. Così, pur mantenendo inalterate le
dinamiche comportamentali tipiche dei teen horror anche qui regolate da modelli prelevati dalla cultura wasp, “Friend Request” le inserisce all’interno della
cornice offerta dalla homepage di Facebook,
i cui post diventano il campo d’azione in cui si decide il
destino di Laura, costretta a fare i conti con la vendetta di Marina, la
morbosa coetanea che l’ha costretta a
escluderla dalla cerchia delle proprie amicizie. In questo quadro
Verhoeven è bravo a trasfigurare la compulsività con cui capita di interfacciarsi al mezzo virtuale,
trasformando lo schermo del pc nel
portale di un inferno che fagocita (Cronenberg docet) letteralmente chi lo guarda. E’ pertanto un peccato
che il regista disperda il suo patrimonio con una trama prevedibile e solo a
tratti spaventevole.
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