Mercuriales
di Virgil Vernier
Francia, 2014
durata, 104'
Simbolo del boom economico anni '70 e totem decadenti della
ferocia capitalistica e dei suoi danni collaterali, le due torri gemelle del Mercuriale dominano la banlieu sud
di Parigi, sfigurata da un’urbanistica scellerata distante dal cuore delle
persone che ci vivono.
Qui, con un’affascinate narrazione frammentata, dai ritmi di
un diario personale fatto di monologhi interiori e deliri onirici, si dischiudono
i tentativi di adattamento di Zouzou, addetto alla sicurezza delle torri, le
speranze di Liza, giovane moldava appena arrivata a Parigi con un carico di
fiducia, e di Joanne, ventenne parigina con velleità artistiche; una ricerca
della felicità in fretta scoraggiata dalle regole di sopravvivenza imposte a
forza dal moloch senza tempo dell’economia globalizzata che alla conquista
della trasversalità uniforma gli standard dell’esistenza schiacciandoli sempre
di più verso il basso.
Girato in 16mm e accompagnato da una musica elettronica che
ricorda le atmosfere horror anni 80, Virgil Vernier al suo primo lungometraggio
prodotto con la collaborazione del Torino FilmLAB, ritorna nei luoghi in cui è
cresciuto e confeziona un film che ha l’effetto estraniante di un viaggio
all’indietro nel tempo, rimanendo però nel qui e ora raccontando lo scenario di
spaesamento intimo dei protagonisti, sovrapposto allo scenario di degrado
comune a tutti gli hinterland del mondo, e lo fa essenzialmente discostandosi dal modo superficiale in cui i media riportano
la cronaca di guerra delle periferie parigine, per parlare invece dell’altra
violenza che le caratterizza, quella più sotterranea del degrado stesso che
entra in vibrazione con l’anima degli esseri umani, verso una desertificazione
delle speranze ed una cemetificazione dei sentimenti.
Durante un sogno notturno, con una sequenza di immagini di
devastazione urbana, Liza ripete che tutto questo non è vero, che è solo un
brutto sogno, è solo un incubo.
Ma alla fine, le sue paure si realizzano e prendono forma in
un mostro meccanico dalle terribili fauci che divora nottetempo le case dove le
ragazze cullavano sogni di felicità.
Parsec
1 commento:
ciao, sembra interessante, chissà se sarà distribuito. scrivi sempre piu come nickoftime. peccato.
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