lunedì, settembre 25, 2023

JEANNE DU BARRY - LA FAVORITA DEL RE

Jeanne du Barry – La favorita del re

di Maïwenn

con Johnny Depp, Maïwenn, Benjamin Lavernhe

Francia, 2023

genere: biografico, drammatico, storico

durata: 113’

Una storia di corte a Corte. “Jeanne du Barry – La favorita del re” ha aperto il Festival di Cannes 2023 permettendo a Johnny Depp di riprendersi il centro del red carpet dopo il processo con la ex moglie. Acclamato come un re, sembra che, con questo film la realtà voglia abbracciare la finzione, dal momento che l’attore presta il volto proprio a un sovrano, più precisamente Luigi XV. Ma, ciononostante, non è lui al centro della vicenda, ma, come anticipato dal titolo, la favorita del re, Jeanne du Barry, appunto, interpretata da Maïwenn, qui nella veste anche di regista.

Di umili origini Jeanne du Barry, sfruttando fascino e intelligenza, riesce a scalare i ranghi della società, facendosi notare dal re in persona che ne richiede la compagnia, inizialmente in segreto. Col tempo lei si affeziona al re in un sentimento condiviso e reciproco, tanto che quest’ultimo, una volta morta la regina consorte, fa sposare Jeanne con il Conte du Barry, per farla salire di rango sociale, invitando poi lei, il marito e il figlio di lui a vivere a Corte.

Se quindi Jeanne diventa a tutti gli effetti la favorita del re, dall’altra parte viene, però, “ostacolata” dalle figlie del sovrano e da tutti coloro che non la ritengono all’altezza a causa delle sue umili origini. Una scalata sociale non completamente riuscita, anche a causa di circostanze non sempre favorevoli.

Quella compiuta da Jeanne du Barry è anche una presa di posizione più che all’avanguardia per l’epoca. Anche se si può leggere il film come orientato a mettere in risalto l’aspetto più frivolo e “carnale”, in realtà ciò che fa Jeanne du Barry è usare a suo vantaggio l’intelligenza e l’astuzia.

Descritta agli occhi di tutti come la giovane di umili origini non degna di stare a fianco del re, in realtà lei dimostra più volte e in più occasioni di essere superiore, per conoscenza, al sovrano e a gran parte delle persone che l’avrebbero voluta lontano da Corte.

Il punto a sfavore in questo da parte della regista è il non essere riuscita a valorizzare appieno questo aspetto che, invece, tra situazioni quasi al limite dell’assurdo, e personaggi fin troppo caricaturali, risulta troppo leggero e non fa comprendere al pubblico più mainstream la forza di una donna che nel XVIII secolo si fa carico di tutto e porta sulle spalle il peso di una personalità scomoda e ingombrante, ma sicuramente all’avanguardia.

Dai modi di fare all’approccio con le persone, Jeanne du Barry si distingue e si fa notare non soltanto per essere arrivata a corte “all’improvviso”. Nonostante molti non la ritengano degna di ricoprire il nuovo ruolo, lei riesce ad andare oltre e imporre, in maniera indiretta e involontaria, un proprio stile di vita. Non è più solo la favorita del re, ma diventa la favorita anche di chi la osserva e, proprio in quanto osservatore esterno, vorrebbe poter intervenire a dare una mano.

Tra risate e serietà, Maïwenn impone il proprio ritmo alla narrazione, così come il personaggio da lei interpretato detta le nuove regole di corte, permettendo al film di trattare svariati temi, compreso anche quello del razzismo in una scena che, senza prendersi troppo sul serio, descrive perfettamente una situazione non così distante nel tempo.

Senza cadere in volgarità e banalizzazioni Maïwenn tratteggia una donna che potrebbe tranquillamente vivere nel 2023.

Un film che fa salire nuovamente alla ribalta Johnny Depp, innalzandolo al ruolo di re, ma che al contempo ne fa un burattino nelle mani di una donna libera e pensante, capace anche di vestirsi da uomo e rompere le regole rigide imposte dal Regno.


Veronica Ranocchi

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