domenica, agosto 17, 2008

X-FILES: voglio crederci

Quando Skully entra nella casa/ufficio di Mulder, una specie di ectoplasma schiacciato dalla solita galleria di fantasmi personali, supplicandolo a rientrare in servizio per risolvere l'immancabile mistero (indagare sulla scomparsa di un agente dell'FBI che vediamo sparire per mano di due loschi individui) ci siamo detti: "meno male che l'ha fatto"...che l'affascinante patologa,ormai restituita alla sua professione, sia riuscita a buttarsi indietro un passato doloroso e complicatissimo per tornare dall'uomo che ama e ricominciare dove tutto era finito; ed invece con il passare dei minuti ci si rende conto che Mulder aveva ragione; che la sua voglia di farla finita con la caccia alle streghe nasceva dalla consapevolezza di non poter aggiugere nulla di nuovo rispetto a quanto già detto in precedenza; che la necessità di credere nelle realtà alternative (I WANT TO BELIEVE recita il famoso poster con l'UFO in primo piano) stava diventando una favola nera capace di ingurgitarlo in una spirale infinita di ossessioni ed emarginazione.
Peccato che nessuno abbia voluto credere alla sua voglia di solitudine, costringendolo nuovamente in una dimensione di protagonismo che non gli appartiene più e soprattutto peccato che il mitico Chris Carter si sia convertito a mammona ed abbia messso in piedi questo spettacolo raffazzonato e senza mordente, per lucrare ancora qualche soldo alle spalle del mitico duo. A mancare, oltre alle idee, è la voglia di continuare a stupire e la stanchezza di una coppia, di attori e di personaggi, costretta a frequentarsi dentro e fuori dal set per almeno una decade. Nonostante le buone intenzioni, almeno da parte dei due protagonisti(a Carter non possiamo concedere nessuna scusante)che al di fuori del successo televisivo non hanno lasciato memoria sugli schermi cinematografici e magari tentano il loro asso nella manica con un rilancio in grande stile, e la benevola predisposizione degli aficioandos, disposti a chiudere un occhio sul valore della paerformance, il nuovo capitolo di X-FILES non riesce a portare a casa il risultato. Il rinnovato connubio non produce le variazioni chimiche necessarie a rinvigorire una storia che sposta la detection dal mistery al realismo cronachistico, con una serie di riferimenti che rilanciano in maniera scontata alcuni temi di strettissima attualità (il contrasto tra scienza e fede,la biogenetica, la sperimentazione medica ed anche la politica in senso stretto con il faccione di Bush ripreso in primo piano mentre il tema musicale della serie lo propone in maniera grottesca come il nemico pubblico della nazione americana)ma fiaccano il meccanismo della suspence, riducendo il racconto a pura routine televisiva. Il paesaggio della provincia americana immerso nella neve sullo stile di FARGO, le facce monocordi dei due protagonisti e una tensione erotica tutta mentale, eternamente giocata sul contrasto di orizzonti diversi eppure uguali, una serie di situazioni che sembrano appartenere al campionario del cinema WEIRDO (ad un certo punto vediamo un cane con due teste e poi, in uno scenario da Frankestein de noantri, assemblaggi tra teste maschili e corpi femminili) sono gli ingredienti di un performance che non riesce a soddisfare tanta attesa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao nick! mi ritrovo appieno nelal tua recensione, è stata una vera delusion questo passaggo sul grande schermo del mitico telefilm. molte le scene weirdo, il film si presterebbe molto bene ad una grottesca parodia del genere, anzi, proprio del serial!

Anonimo ha detto...

un ritorno alla grande nickoftime. bentornato. presto leggerò tutti i tuoi post. è vero che sei un collaboratore di film tv?
- purtroppo il giorno nell'antemprima ero a casa ammalato. nonostante i vari giudizi negativi del film quando ritornerà in sala lo andrò a vedere perché X-FILES: voglio crederci.

Anonimo ha detto...

ot: quest'estate ho conosciuto e mi sono innamorato di un gruppo punk/eletronico torinese. i disco drive. grande gruppo