Felice chi è diverso
Attraverso i codici del documentario, Gianni Amelio racconta
come l’omosessualità era (ed è) vissuta nella nostra Italietta, e lo fa
attraverso il racconto di immagini di repertorio, titoli di giornali d’epoca e
i racconti di circa venti anziani che raccontano come hanno vissuto la propria
sessualità all’epoca. Amelio fa suoi questi codici tenendo fede al termine
racconto, e tenendo lontano il fantasma del termine “testimonianza”, evitando
di fare un processo pubblico da documentario televisivo (si evita anche di
mettere i nomi degli intervistati in sovrimpressione, come avviene
normalmente). Tra gli attacchi al Pier Paolo Pasolini uomo (ci sono delle
vignette d’epoca disgustose) e la fragilità di un cantautore gay come Umberto
Bindi, ogni storia e punto di vista è diversificato dalle diverse esperienze e
dal modo di affacciarsi sul mondo; si finisce così per parlare delle adozioni,
degli amori a lungo termine e degli amori “cosacchi”, dell’irrigidimento della
cultura etero-sessuale all’alba dell’arrivo dell’AIDS, (nella più recente
filmografia tematica trattata in Dallas Buyers Club). Ed è assurdo come, per
paradosso, proprio da una situazione culturale fatta di negazione e di
emarginazione subdola, quella nata dalla propaganda fascista, in Italia non ci
siano mai state leggi contro gli omo-sessuali. La chiusura con l’intervista ad
un giovane omosessuale, lascia intendere che viviamo in un marciume culturale
lungi dall’essere risanato, e che il futuro per lui, come per tanti altri, è
ancora incerto. Nonostante tutto però, come nella poesia di Sandro Penna alla
quale il film è densamente ispirato, a farla da padrone è la speranza.
di Gianni Amelio
Italia, 2014
genere, drammatico
durata, 93'
Il documentario (genere singolare per la più celebre
filmografia del regista calabrese), fa emergere, al di là dell’indignazione e
del dibattito sull’argomento, un elemento di cui Amelio diviene vate, anche in
lavori meno riusciti come “L’intrepido”: ogni persona ha diritto alla vita, ed
ha diritto all’incanto per la vita.
Antonio Romagnoli
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