Festival internazionale del film di Roma -4 giornata
A girl walks home alone at night”
di Ana Lily Amirpour
USA 2014
durata, 99′
Non
v’è alcun dubbio che, adesso come nel passato, fare film di genere
“vampiresco” sia un’operazione estremamente complessa. C’era riuscito
recentente Jarmoush col suo “Only lovers left alive”, risposta d’autore a
“Twilight” e spazzatura simile. Il tentativo di Ana Lily Amirpour è
quello di ambientare la storia di una vampira in una cittadina iraniana.
Se
a risultare assai interessanti sono messa in scena e un’elegantissima
fotografia in bianco e nero, la sceneggiatura appare debole e
pretenziosa. La narrazione, non andando, di per sé, a parare da nessuna
parte, appare ancor più confusionaria nell’impiastro citazionistico
privo di qualsiasi consequenzialità: si parte dall’iconografia alla
James Dean per passare alla nauvelle vague, mettendo
in mezzo Sergio Leone e cinema underground europeo. I troppi silenzi,
nel tentativo di dare un’aura ancor più misteriosa alla pellicola,
finiscono per negare ogni possibilità d’evoluzione o quantomeno di
comprensione dei personaggi. Infine l’amore/odio tra la cultura
mediorentale e quella americana viene fuori in maniera esageratamente
melensa, con la vampira che, iconograficamente e metaforicamente, veste i
panni della donna islamica.
Sicuramente
è mirabile, quanto inusuale, il tentativo d’ambientazione di un genere
che sembra avere poche vie di fuga. Meno esaltante, e di parecchio, è
l’esecuzione.
Antonio Romagnoli (voto **)
1 commento:
Questo è un esempio di stroncatura che mi fa venire voglia di guardare il film. Touché! Mi ha generato comunque tanta curiosità.
Posta un commento