Ustica
di Renzo Martinelli
con Marco Leonardi, Caterina Murino, Tomas Arana
Italia, Belgio, 2016
genere, thriller
durata, 106'
di Renzo Martinelli
con Marco Leonardi, Caterina Murino, Tomas Arana
Italia, Belgio, 2016
genere, thriller
durata, 106'
Il grado di civiltà di un popolo si misura anche
dall’importanza assegnata alla memoria delle cose passate. Ricordare chi siamo
e da dove veniamo ci permette di governare il presente diminuendo il rischio di
ripetere errori già fatti. La difficoltà di mettere in pratica tale proposito
deriva soprattutto dalla paura di
guardarsi dentro e di scoprirsi diversi da ciò che credevamo. Una possibilità
di cui è certo consapevole Renzo Martinelli, regista di film discussi e
discutibili – "Vajont", "Piazza della cinque lune" - proprio in ragione di un cinema che è sempre stato un mezzo
per evocare e fare luce su alcuni degli episodi più tragici e oscuri della vita
repubblicana e a cui appartiene di diritto "Ustica", il suo nuovo
film ispirato agli avvenimenti che il 27 giugno 1980 provocarono la morte degli
81che viaggiavano a bordo del DC 9 della compagnia aerea Itavia inabissatosi
tra le isole di Ponza e Ustica per circostanze ancora lontane dall’essere
chiarite. Rispetto alle tre ipotesi che si sono avvicendate nel corso degli
anni – cedimento strutturale e abbattimento causato da un missile sono le altre
due - il regista sceglie quella
emersa dalle circa tremila pagine redatte da Giancarlo Priore, il giudice
incaricato di occuparsi del caso.
Integrando il materiale processuale con le informazioni
provenienti dalle interviste ai familiari delle vittime e le perizie degli
esperti Martinelli procede in senso opposto rispetto alla tendenza con cui il
cinema del reale si rivolge all’ambiente circostante. Così se è vero che molte
delle opere documentarie del panorama italiano e internazionale hanno fatto
propri la forma e i codici tipici del cinema di finzione, "Ustica" è
il risultato di un’ibridazione di segno opposto. I protagonisti della storia
per l’appunto non sono ne persone reali, messe davanti alla mdp per assolvere alla loro funzione
testimoniale ne attori sociali, chiamati a portare sullo schermo se stessi e la
propria vita come per esempio accade nei film di Marcello e Minervini. Così sia
il politico di Marco Leopardi, deciso a fare luce sui depistaggi operati per
occultare la verità sulle cause della sciagura, che la giornalista impersonata
da Caterina Murino, distrutta dal dolore per la perdita della sua bambina e per
questo disposta ad unirsi all’uomo nel tentativo di identificare i colpevoli,
sono prima di tutto personaggi di finzione, creati dalla penna del regista per
soddisfare le esigenze drammaturgiche e di spettacolo tipiche del cinema di
intrattenimento ma sono anche il mezzo utilizzato dall’autore per dare voce
alle carte processuali, parafrasate nelle parole e ricostruite nelle azioni
poste in essere dai protagonisti durante lo svolgersi della vicenda.
Tenuto
conto che "Ustica" è un
prodotto indipendente e low budget il risultato è a dir poco stupefacente non
solo perché l’esposizione dei fatti è tanto agghiacciante quanto puntuale nella
dimostrazione della tesi sostenute e cioè che la tragedia di Ustica fu causata
dall’impatto del DC 9 con un caccia americano impegnato ad intercettare un mig libico
infiltratosi in territorio italiano. Infatti, dando per scontato che in termini
di pathos il film di Martinelli non può prescindere dall’oggetto dei propri
contenuti bisogna dire che "Ustica" funziona bene anche come thriller
grazie a una regia che evitando di mostrare la violenza in maniera diretta
utilizza il fuori campo per rielaborare sul piano artistico la mancanza di
risposte rispetto alle responsabilità dell’immane tragedia. Davvero un bel
traguardo per un film che nessuno voleva fare e che invece sarà da domani nelle
sale italiane per impedirci di dimenticare.
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